Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Financial Times attacca la cucina italiana. "Parmigiano e Carbonara sono americani"

Coldiretti contesta un articolo del quotidiano uscito proprio nei giorni della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Umanità all'Unesco

Il Parmigiano Reggiano? "E' del Wisconsin". Il panettone milanese? "Come lo conosciamo oggi è un'invenzione industriale". Il tiramisù? "Un'invenzione recente". E così via. A riportarle è un'aticolo del Financial Times che attacca i "miti della cucina italiana". Un articolo che ha fatto insorgere diverse associazioni, in particolar modo la Coldiretti, proprio all'indomani della candidatura a patrimonio immateriale dell'Umanità all'Unesco.

Carbonara
Carbonara

L'attacco

"Tutto quello che io, un italiano, pensavo di sapere sul cibo italiano è sbagliato. Dal panettone al tiramisù, molti 'classici' sono in realtà invenzioni recenti": esordisce così lo speciale del  Financial Times sulla cucina italiana. Sotto accusa anche parmigiano e carbonara, in quello che la Coldiretti definisce "un attacco surreale ai piatti simbolo della cucina italiana, proprio in occasione dell'annuncio della sua candidatura a patrimonio immateriale dell'Umanità all'Unesco".

Il Parmigiano è del Wisconsin

L'articolo, rileva l'organizzazione agricola "cerca di banalizzare la tradizionale alimentare nazionale, dalla carbonara al panettone, dal tiramisù fino al Parmigiano Reggiano". Su quest'ultimo, nell'articolo si legge che "prima degli anni '60 le forme di parmigiano pesavano solo circa 10 kg (rispetto alle pesanti forme da 40 kg che conosciamo oggi) ed erano racchiuse in una spessa crosta nera. Aveva una consistenza era più grassa e morbida rispetto a quella attuale" e che "la sua esatta corrispondenza moderna è il parmigiano del Wisconsin".

Cosa dice l'articolo

Si tratta di un'intervista della giornalista Marianna Giusti al docente di storia dell'alimentazione all'Università di Parma Alberto Grandi. "Accademico marxista, riluttante celebrità dei podcast e giudice alla Tiramisù World Cup di quest'anno a Treviso. (“Non me lo perderei, anche se avessi in programma una cena con il Papa”.) Grandi ha dedicato la sua carriera a sfatare i miti sul cibo italiano; questa è la prima volta che parla con la stampa estera. Quando il suo libro del 2018, "Denominazione di origine inventata", ha iniziato a collezionare vendite in Italia, il suo amico Daniele Soffiati ha suggerito di registrare un podcast spin-off", si legge nell'articolo del Financial Times.

Chi dice queste cose?

"Oggi, il cibo italiano è un leitmotiv per i politici di destra tanto quanto lo erano le belle giovani donne e il calcio nell'era Berlusconi. Nell'ambito della sua campagna elettorale nel 2022, il primo ministro Giorgia Meloni ha pubblicato un video TikTok in cui un'anziana signora le insegnava a sigillare a mano i pacchi dei tortellini", dice Grandi al quotidiano inglese.

La difesa di Coldiretti

Una ricostruzione che la Coldiretti bolla come "fantasiosa", rilevando che proprio lo stato americano del Wisconsin è "la patria dei falsi formaggi Made in Italy". Altrettanto fantasiose, prosegue la Coldiretti, sono le dichiarazioni secondo cui a inventare la carbonara sarebbero stati gli americani e quella che addita panettone e tiramisù come prodotti commerciali recenti. È "un articolo ispirato da una vecchia pubblicazione di un autore italiano che - rileva la Coldiretti - potrebbe far sorridere, se non nascondesse preoccupanti risvolti di carattere economico ed occupazionale".

Attacco strumentale

"La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre infatti terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all'estero, dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine". Per l'organizzazione agricola "l'agropirateria mondiale nei confronti dell'Italia ha raggiunto un fatturato di 120 miliardi", in una classifica ai cui vertici ci sono i formaggi, a partire da Parmigiano Reggiano e Grana Padano, seguiti dai salumi, con i prosciutti di Parma e San Daniele, gli olii extravergine di oliva, le conserve come il pomodoro San Marzano e i vini, dal Chianti al Prosecco.

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