Quando si parla di imprenditoria creativa si fa specifico riferimento a imprenditori che fanno della loro conoscenza intellettuale e ingegnosità la linfa dell'intera attività svolta. Si tratta, nel più dei casi, di soggetti inquadrati nell’ottica del lavoro autonomo che, tuttavia, alle volte costituiscono parte integrante del team creativo interno alle aziende. I campi di applicazione dell’imprenditoria creativa sono i più vari, anche se è possibile indicare delle macro aree di riferimento come quella delle arti e dell’artigianato, della progettazione, della fotografia e della produzione video, della musica e della scrittura, dei podcast, dell'insegnamento e del coaching. Come intuibile, malgrado la sua recente grande diffusione dovuta principalmente allo sviluppo delle piattaforme digitali, l’imprenditoria creativa ha origini molto antiche e ha interessato diversi settori d’applicazione. Si pensi, ad esempio, alla grande diffusione del mecenatismo nel corso del Rinascimento. Tale forma imprenditoriale ha dei vantaggi così come degli svantaggi che devono essere tenuti in considerazione da chi intende intraprendere questa strada.
Imprenditorialità creativa, cos’è e come funziona
L’imprenditore creativo è da intendersi come una vera e propria azienda, solitamente individuale, che crea e gestisce prodotti innovativi in un determinato settore dalla venatura creativa. Le dimensioni di queste imprese variano a secondo delle capacità dell'imprenditore e del tempo e lo sforzo che lo stesso intende dedicare all’attività che, in non pochi casi, viene intesa come secondaria e complementare ad altro. Alla base di questa tipologia di imprenditoria c’è una marcata passione dell’imprenditore nei confronti di ciò che è in grado di creare, motivo che giustifica la larga e differenziata presenza di aziende di questo tipo. Ognuno, infatti, ha una passione e, se possibile, non esclude la possibilità di farne un lavoro o un’attività in aggiuntiva a quella esercitata in via principale. Come si diceva anche in precedenza, l’imprenditoria creativa trova applicazioni in tantissimi campi e settori. Ciò che conta, infatti, è la capacità dell’imprenditore nel saper dare seguito pratico alle proprie idee, competenze e talenti. Naturalmente ci sono dei campi che meglio si sposano con l’imprenditoria creativa come, ad esempio: - il web design, con l’imprenditore che ha spiccate capacità nella creazione di siti web, siano questi per aziende o individui singoli; - il copywriting, con l’imprenditore che offre servizi di scrittura professionale. I percorsi e le applicazioni sono moltissimi, dalla creazione dei copy per i social di un cliente alla redazione di un libro o di articoli di giornale; - il blogging, attività che vede gli imprenditori creativi impegnati nella creazione di articoli su specifici argomenti di cui sono appassionati. La monetizzazione, in questo caso, deriva dalla buon successo della propria attività che, se capace di attirare molti visitatori, consentirà di ottenere guadagni da annunci e sponsorizzazioni; - la gioielleria, con gli imprenditori che realizzano pezzi unici che possono anche essere venduti online attraverso piattaforme specializzate, come Etsy, o più generaliste, come Amazon; - il vlogging, con gli imprenditori che si occupano della produzione di video che vengono pubblicati su piattaforme digitali come YouTube e ottengono guadagni dalle visualizzazioni e dalle partnership che riescono a ottenere; - la musica, con gli imprenditori che sono soprattutto artisti capaci di comporre, produrre, scrivere canzoni o eseguire degli spettacoli dal vivo. Le forme di guadagno in questo caso sono varie, sia online che offline; - la grafica, con l’imprenditore che usando le proprie competenze riesce a realizzare immagini, loghi, brochure e materiali di marketing che gli vengono chiesti dai clienti; - la moda, dove l’imprenditore è uno stilista impegnato nella realizzazione delle proprie linee d’abbigliamento, di accessori e altri articoli che possono essere indossati dai clienti; - l’interior design, con l’imprenditore che si occupa della progettazione di ambienti interni per i propri clienti sfruttando le proprie capacità creative e conoscenze; - la fotografia e i video, con l’imprenditore che attraverso la sua arte specifica ottiene guadagno dalla vendita diretta di materiale proprio, si pensi alle aste o alle mostre, o attraverso la realizzazione di materiale specifico richiesto da clienti terzi.
L’elenco potrebbe continuare a lungo e arricchirsi sempre più con altre tipologie di imprenditorialità artistica, tutte come evidente contraddistinte dalla volontà di un dato soggetto di ottenere un profitto economico dalle proprie opere di intelletto alimentate da una grande passione per quello che si crea.
Vantaggi dell’imprenditoria creativa
Detto che ogni attività ha delle caratteristiche proprie, è possibile stilare una lista dei vantaggi - generici - collegabili allb. Il primo aspetto, forse il più significativo, è che l’imprenditore in questione ha la possibilità di rendere la sua passione un lavoro e, almeno sulla carta, sfuggire alla logica contemporanea di dover lavorare solo per ottenere indietro un mero ritorno economico. Tra i vantaggi dell’imprenditoria creativa rientrano anche: - la grande flessibilità e la possibilità per l’imprenditore di avere un controllo sul proprio lavoro, specie se si svolge questa attività da diverso tempo e si è ottenuta credibilità nel settore di riferimento. In questo modo si potrà lavorare quando si vuole e, soprattutto, con chi e per chi si gradisce; - c’è un apprendimento continuo, dato dal fatto che il mondo di oggi cambia molto velocemente e l’imprenditore creativo che non vuole rimanere indietro ha la necessità di adeguarsi e aggiornarsi in continuazione;
Svantaggi dell’imprenditoria creativa
Anche nell’imprenditoria creativa, specie se fatta nella maniera non corretta, possono esserci dei grandi svantaggi. Il principale è senza dubbio legato alle difficoltà iniziali legate all’avvio di un’attività di questo tipo. Servono competenze, flessibilità e anche un briciolo di fortuna per riuscire a imboccare la strada giusta, ovvero quella che alla passione permette di aggiungere anche un tornaconto economico soddisfacente. Gli svantaggi non finisco qui, infatti: - non vi è nessuna certezza di successo, con l’accesa concorrenza che può condurre anche al fallimento e alla conseguente condizione psicologica di stress e incertezza; - c’è un unico responsabile dell’attività, l’imprenditore, che dunque deve farsi carico di molti aspetti che sono spesso lontani dalle sue passioni e competenze. Si pensi alla gestione legale, finanziaria o del marketing; - si è esposti a critiche e, talune volte, può anche essere difficile trovare colleghi con cui potersi confrontare sul lavoro svolto in maniera costruttiva; - non c’è una stabilità economica, con la libera professione che può portare tanto a elevati quanto a bassi guadagni. Le due condizioni possono anche alternarsi in fasi differenti dell’anno, con l’imprenditore - che si troverà dunque nella condizione di dover ben gestire le proprie finanze; - c’è molta concorrenza, soprattutto in settori molto in voga come il copywriting, la fotografia o video.