Giovedì 6 Marzo 2025
ANTONIO TROISE
Economia

Confcommercio lancia l’allarme: "In 11 anni chiuso un negozio su 4"

Il Capo dello Stato, Mattarella: siete presidio di sicurezza, non rassegnarsi al declino delle piccole imprese

Confcommercio lancia l’allarme: "In 11 anni chiuso un negozio su 4"

Un discorso a 360 gradi, un messaggio di fiducia per l’Azienda Italia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, coglie l’occasione dell’assemblea della Confcommercio per far sentire la sua voce in un momento particolarmente difficile per l’economia, con i venti della speculazione che hanno preso di mira anche il nostro Paese dopo l’esito delle elezioni europee. "L’Italia ha stupito per essersi collocata per crescita economica subito dopo Stati Uniti e Canada nell’ambito del G7, davanti a Francia e Germania", spiega il Capo dello Stato riconoscendo anche il ruolo svolto nella ripresa economica dal commercio e dal turismo.

"Il terziario di mercato conta per quasi il 50% del valore aggiunto dell’Italia e concorre, nella stessa misura, ai livelli occupazionali. Il commercio è, cioè, protagonista del divenire d’Italia". Un risultato ancora più importante, aggiunge Mattarella, perché il commercio, in Italia, "è stato colpito severamente dalla contrazione dei consumi, dovuto alle crisi che abbiamo attraversato, a partire da quella del Covid per giungere alla aggressione russa all’Ucraina, con ripercussioni sulla rete distributiva al dettaglio". E qui il Presidente della Repubblica sottolinea l’importanza di conservare la memoria di quella difficile fase della Repubblica.

"Questa è l’occasione per rinnovare la riconoscenza per quello che avete fatto nei momenti più duri della pandemia, quando le nostre società erano paralizzate, le strade deserte: i negozi aperti sono diventati presidi della resilienza collettiva, anticipatori di quella ripartenza che poi è avvenuta. Grazie per quanto avete fatto in quel frangente, grazie per quello che siete". Il Capo dello Stato affronta, poi, anche altri temi, a partire dalla lotta contro la criminalite, l’abusivismo e l’usura, problemi al centro da tempo dell’azione dell’associazione presieduta da Carlo Sangalli: "Il commercio è servizio alla coesione sociale, spinta allo sviluppo. Strumento essenziale per obiettivi come la sostenibilità ambientale e della legalità".

Ma non basta. Il Capo dello Stato riconosce anche il ruolo del terziario per i piccoli borghi: "Le luci della città sono spesso le luci dei negozi,. Gli esercizi commerciali di prossimità danno vita ai centri storici e ai quartieri periferici. Oltre che presidi economici sono agenzie sociali: luoghi di incontro, di relazione, di amicizia. Senza di essi gli anziani diventano più soli, i giovani perdono punti di aggregazione nel loro territorio". Parole che sono state accolte con soddisfazione dal numero uno dell’associazione, Carlo Sangalli, che ha sottolineato la crescita del settore: "Tra il 2012 ed il 2023, su circa 17 milioni di nuovi posti di lavoro nell’Europa a 27, oltre l’80% dipende dalle imprese dei nostri settori. Nel nostro Paese, poi, il terziario di mercato ha creato, tra il 1995 ed il 2023, circa tre milioni e mezzo di nuovi posti di lavoro".