Lunedì 20 Maggio 2024
EVA DESIDERIO
Economia

Carlo Pignatelli, la maggioranza passa alla holding Gd

I nuovi soci sono Francesco Gianfala e Riccardo Di Battista. Il nuovo corso del marchio sarà inaugurato con un evento a Torino il 19 maggio

Da dinistra Alessandro Rossi, Francesco Gianfala, Carlo Pignatelli e Riccardo Di Battista

Da dinistra Alessandro Rossi, Francesco Gianfala, Carlo Pignatelli e Riccardo Di Battista

Torino, 10 maggio 2024 – Ancora novità per i grandi brand del made in Italy con l’acquisizione con quota di maggioranza della Carlo Pignatelli S.p.A. da parte della holding operativa Gd a cui fanno capo gli imprenditori Francesco Gianfala e Riccardo di Battista. Il fondatore della maison, Carlo Pignatelli, rimarrà con delle quote all’interno dell’azienda da lui portata al successo internazionale. È una svolta storica per la maison di abiti eleganti e da cerimonia per uomo e per donna che è stata aperta nel 1968 da Carlo Pignatelli a Torino, sua città d’adozione, quando giovanissimo è arrivato dalla natia Puglia.

In pochi anni il successo grazie alla tenacia dello stilista che negli anni dell’apprendistato ha acquisito le tecniche dell’alta sartoria e tante collaborazioni col mondo del cinema (vestirà per anni con le sue giacche Marcello Mastroianni) e del calcio, per poi approdare sulle prestigiose passerelle di Milano e del mondo.

Il nuovo corso del marchio verrà inaugurato con un grande evento in programma a Torino il 19 maggio. Sarà la Reggia di Venaria a ospitare questo speciale bridal show per presentare la collezione SS25: un’occasione unica per la maison, diventata celebre a livello internazionale per i suoi abiti da cerimonia e non solo.

“Questo è il primo di una serie di investimenti pensati per lo sviluppo del brand che sono in programma per i prossimi mesi. Oggi la maison è presente in tutto il mondo in oltre 200 punti vendita multibrand e punta a consolidare il suo posizionamento internazionale, in particolare a Asia, Middle East, Cina, India e Sud America” sottolinea il nuovo CEO Alessandro Rossi. Molto importante il fatto che il passaggio di proprietà a maggioranza sia avvenuto tra italiani, e non è poco.

La maison vanta ancora una produzione artigianale e made in Italy, una cultura del bello e del saper fare che Carlo Pignatelli vorrebbe preservare, con il sogno di fare del quartier generale torinese la sede di una scuola di Haute Couture.

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