Lunedì 6 Maggio 2024

Bonus di 1.500 euro a chi rottama l'auto

Decreto clima, incentivo più basso da spendere in bus e car sharing. Lite sui prodotti sfusi

Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (ImagoE)

Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (ImagoE)

Roma, 28 settembre 2019 - Il decreto clima è un cantiere aperto. Il ministero dell’Ambiente preme per misure incisive, il ministero dell’Economia frena, preoccupato per le coperture e deciso a gestire in prima persona la delicata partita sui sussidi ambientalmente nocivi. In vista del Consiglio dei ministri del 3 ottobre, girano diverse bozze. Quello che è certo è che viene confermato e anzi anticipato al 2019 il bonus "per i residenti nei Comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria, che rottamano entro il 31 dicembre 2021 autovetture omologate fino alla classe Euro 4". Rispetto alla prima bozza il bonus scende da 2mila a 1500 euro, ma sarà sempre utilizzabile "nei successivi tre anni" per "l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale o interregionale", nonché per l’abbonamento a servizi di car sharing "con veicoli elettrici o a emissioni ridotte". A disposizione ci sono 5 milioni per il 2019 e 100 per il 2020 e 2021. 

Nonostante le pressioni del Mef, per adesso resiste anche il bonus previsto dall’articolo 11, che per il triennio 2020-2022 riconosce – sul piatto ci sono 10 milioni all’anno – un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina (alimenti e detersivi), privi di imballaggi primari o secondari. Il contributo è anticipato dal venditore, come sconto sul prezzo, ed è rimborsato come credito d’imposta.

Il Mef vince invece sui sussidi. Salta il taglio del 10% all’anno dal 2020 al 2040 degli incentivi ambientalmente dannosi, resta solo la volontà generica di ridurli. Salvi, per ora, i sussidi per i prodotti energetici in agricoltura, per l’autotrasporto, quello aereo e quello marittimo, e l’Iva agevolata per l’energia a uso domestico. Ma al Mef valutano una riduzione del differenziale di prezzo tra gasolio e benzina: una partita da 4,9 miliardi. Cambia poi l’articolo sugli scuolabus green, che stanziava 10 milioni per il 2020 e il 2021. Scompare il bonus di 250 euro alle famiglie per gli scuolabus a ridotte emissioni per asili, elementari e medie: i 10 milioni all’anno andranno direttamente ai Comuni. 

Rispetto alla bozza iniziale, si annuncia l’intenzione di "assicurare il rinnovo integrale, entro cinque anni, dei mezzi di trasporto pubblico locale con altri a basso o nullo impatto". È un impegno enorme, ma sul piatto non si mettono nuove risorse. Si prevede una "ricognizione degli investimenti disponibili", "per facilitare l’accesso ai finanziamenti" e "l’eventuale ricorso a ulteriori strumenti". Un pò generico. Resta ancora in bianco la definizione dell’end of waste, fondamentale per l’economia circolare. E allo studio, ma forse non nel dl clima, c’è anche un aumento del contributo ambientale per le plastiche non riciclabili, già previsto in crescita dal gennaio 2020.

Rottamazioni

Il premio scende a 1.500 euro

Confermato il bonus mobilità, che scenda da 2000 a 1500 euro per chi rottama autovetture fino a Euro 4 nei Comuni più inquinati. Il bonus  va utilizzato entro  tre anni per l’acquisto di abbonamenti  al trasporto pubblico o al car sharing elettrico. Sul piatto cinque milioni  per il 2019, poi 100 nel 2020  e nel 2021.

Trasporti

Rinnovo integrale dei mezzi pubblici

Viene introdotto l’obiettivo di «assicurare il rinnovo integrale, entro cinque anni, dei mezzi di trasporto pubblico locale con veicoli a basso o nullo impatto ambientale». Per trovare le risorse «si avvierà una ricognizione di quelle disponibili e si valuteranno altre forme di finanziamento».

Scuolabus

Niente detrazioni per le famiglie

Confermato il fondo di 10 milioni all’anno nel triennio per incentivare l’uso di scuolabus a ridotte emissioni. Ora va direttamente agli enti locali per l’acquisto dei mezzi a basso impatto e non più, come nella versione originaria, sotto forma di detrazione per le famiglie pari a 250 euro all’anno.

Detersivi

Ok al contributo su quelli 'alla spina'

Resiste alle pressioni del Mef il bonus per chi acquista prodotti senza imballaggi. Per il triennio 2020-2022 si prevede il riconoscimento di un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e «alla spina» (alimenti e detersivi), privi di imballaggi primari o secondari. La cifra prevista è di 10 milioni di euro all’anno.

Sussidi

Incentivi dannosi, stop non automatico

Salta il taglio obbligatorio del 10% all’anno dal 2020 al 2040 degli incentivi ambientalmente dannosi, ma resta la volontà generica di ridurli. Salvi, per ora, i sussidi per i prodotti enegetici in agricoltura, per l’autotrasporto, il trasporto aereo, il trasporto marittimo e l’Iva agevolata per l’energia a uso domestico.

Plastica

Tariffe più alte se non riciclabile

Allo studio del governo anche l’anticipo e il rafforzamento della rimodulazione del contributo ambientale per la plastica, che dovrebbe partire già nel gennaio 2020. Tariffe più alte per le plastiche non riciclabili: saranno da 369 a 546 euro per tonnellata.

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