Giovedì 24 Ottobre 2024

Cosa si intende quando si parla di bolla speculativa

Le cause di una bolla speculativa e i suoi effetti: le tipologie e alcuni esempi storici

Crediti iStock - concetto di bolla speculativa

Crediti iStock - concetto di bolla speculativa

All’interno dei mercati finanziari possono verificarsi delle situazioni per le quali determinate attività finanziarie subiscono un repentino incremento del loro prezzo che porta le loro quotazioni a valori insostenibili rispetto alla base sottostante. È la cosiddetta bolla speculativa che, molto spesso, riguarda azioni e obbligazioni, anche se non mancano i casi nella storia di fenomeni di questo tipo aventi ad oggetto altri beni. Si sottolinea che la bolla speculativa rappresenta un fenomeno che, benché più o meno possibile, è da intendersi come eccezionale. A distinguere la bolla da un generale innalzamento dei prezzi è l’elemento che la scaturisce che è da intendersi come del tutto ingiustificato. Solitamente, in caso di bolla speculativa, si assiste ad un aumento smisurato della domanda di un dato bene in un lasso temporale molto breve.  

Che cos’è una bolla speculativa

In base ai discorsi in parte già affrontati, è possibile dire che la bolla speculativa viene comunemente intesa come quella situazione nella quale si ha un aumento ingiustificato dei prezzi dei beni sul mercato. Viene da se che il fenomeno possa interessare tutti i mercati, così come qualsiasi bene che su di essi viene scambiato, anche se molti analisti sostengono che vi siano determinati beni maggiormente esposti al rischio di bolla speculativa. Volendo fare qualche esempio, alcuni studiosi dei mercati sostengono che casi di innalzamento ingiustificato dei prezzi possono concretizzarsi da qui ai prossimi anni nei mercati dei Bitcoin, in quello dei titoli tech e nel crescente settore del green. Si tratta di mercati in forte crescita, dove si potrebbe assistere in poche ore ad un brusco aumento della domanda e, dunque, ad un innalzamento incontrollato dei prezzi.  

Le cause delle bolle speculative

Prima di arrivare a capire quali possano essere gli effetti creati da una bolla speculativa, è utile capire come la stessa possa verificarsi. Tra le cause principali alla base di questo inaspettato innalzamento dei prezzi c’è sicuramente quanto già detto in precedenza, ovvero un'improvvisa crescita della domanda di un dato bene che viene considerato, il più delle volte, come innovativo dai consumatori. Al crescere della domanda sale anche il prezzo, al punto tale che le sue quotazioni arrivano a valori insostenibili e, dunque, si crea la bolla speculativa. Il meccanismo che sta dietro questo fenomeno è molto semplice: più si diffonde la convinzione che un dato bene rappresenti una buona occasione di investimento e acquisto, più il suo valore di mercato tenderà ad aumentare, con le persone disposte a spendere anche molti soldi per poterlo ottenere. Quando tale crescita porta i prezzi ad essere insostenibili si entra nella fase della bolla speculativa. Appare evidente che ad innescare questo scenario siano principalmente i comportamenti degli attori dei mercati e dei consumatori che, per moda e mania, cominciano a ritenere indispensabile e vantaggioso l’acquisto di un determinato bene.

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Lo scoppio della bolla speculativa

L’impatto che una bolla speculativa ha sui mercati è sempre molto negativo in quanto i valori insostenibili di un dato bene portano ad una situazione per la quale pochi o nessuno possono più permettersi di acquistarlo. Si assiste, dunque, ad uno stallo per muoversi dal quale è necessario che la bolla scoppi, ovvero cessi di esistere. A portare alla fine della bolla speculativa possono esserci vari fattori, dalla minore fiducia nei confronti del bene da parte dei consumatori ad un prezzo ormai proibitivo che ne impedisce o diminuisce lo scambio sul mercato. Possiamo dire dunque che quando la bolla scoppia quando si assiste ad una riduzione della domanda, innescata dai motivi in precedenza indicati, e alla riduzione nel tempo del prezzo del bene.  

Le conseguenze di una bolla speculativa e gli effetti

Una bolla speculativa ha delle conseguenze disastrose per i mercati e per i suoi attori. Pensiamo, ad esempio, agli investitori che con l’insorgere di un innalzamento ingiustificato dei prezzi si ritrovano ad avere in possesso titoli o beni che non possono più essere scambiati sul mercato perché costano troppo e perdono la loro convenienza. Tale scenario, soprattutto in presenza di portafogli d’investimento poco diversificati, può anche condurre alla rovina finanziaria degli investitori che, da un giorno all’altro, possono ritrovarsi ad avere titoli o bene dalla difficile circolazione sui mercati. Inoltre, dopo la crescita dei prezzi incontrollata c’è lo scoppio della bolla che, di fatto, porta quei titoli o beni a perdere di valore, con il mercato che torna ai livelli iniziali. Volendo fare un esempio si pensi ad un bene con un valore iniziale di 20 euro e che, per effetto di una bolla speculativa, arriva ad avere un valore di 200 euro. La fine di questo innalzamento del prezzo riporta quel bene al valore iniziale, 20 euro per l’appunto, con tutto ciò che ne consegue in termini di perdite economiche per gli investitori.  

Le principali tipologie di bolla speculativa

Come in parte già detto in precedenza, il concetto di bolla speculativa è quasi sempre riferito ai mercati finanziari e, dunque, ad obbligazioni e azioni. Esistono, tuttavia, anche altre tipologie di bolle speculative come, ad esempio, quella immobiliare. Meno frequente rispetto a quella finanziaria, la bolla speculativa immobiliare ha comunque storicamente dimostrato di essere non così improbabile, con gli immobili che subiscono un aumento netto dei prezzi di mercato. Il risultato di questa bolla è che gli immobili, come ad esempio le case, costano troppo rispetto alle possibilità economiche degli acquirenti, banalmente rispetto ai loro stipendi, e dunque la vendita del bene diventa sempre più difficile o, addirittura, impossibile.  

Bolla speculativa: la tulipomania

Oltre a quella finanziaria e immobiliare, ci sono stati dei casi in cui l’innalzamento ingiustificato dei prezzi ha interessato settori molto particolari. L’esempio canonico, in questo caso, è la cosiddetta tulipomania, ovvero una crescita insostenibile del prezzo dei tulipani verificatasi nella prima metà del Seicento nei Paesi Bassi. Ad innescare questo scenario fu la caccia - alimentata dai mercati - ad accaparrarsi i tulipani futures, venduti come rari fiori ai quali le nobili famiglie del tempo non potevano rinunciare. Le famiglie ricche, dunque, facevano a gara per ottenere il fiore e, con l’aumento della domanda, il prezzo è salito alle stelle fino a diventare insostenibile.