Dopo trent’anni di scontri sui limiti alla circolazione dei Tir nel tratto austriaco dell’asse del Brennero, Roma e Vienna sono di nuovo ai ferri corti. Al termine del Consiglio Trasporti di ieri in Lussemburgo, il vicepremier Matteo Salvini ha scelto la linea dura e ha deciso di formalizzare la procedura di infrazione nei confronti dell’Austria per i divieti al Brennero. Salvini ha ricevuto il sostegno della Germania e di altri Paesi come la Repubblica Ceca, la Lituania, la Romania, l’Olanda, la Bulgaria e anche da parte della Commissione Ue durante il vertice.
Nel 2023 l’Austria ha deciso di adottare nuove limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti, che si sono aggiunte a quelle già in vigore. A marzo sono state annunciate le date in cui si applica il cosiddetto sistema di dosaggio per il secondo semestre del 2023. Il sistema, rivolto ai mezzi pesanti provenienti dalla Germania e diretti a Sud, prevede che in determinati giorni sia consentito il passaggio di un massimo di 300 veicoli all’ora. "Il transito nella regione del Tirolo è da molti anni in una situazione drammatica", ha evidenziato la ministra dei Trasporti austriaca, Leonore Gewessler. E ha aggiunto: "La libertà di circolazione è garantita dai Trattati, ma non comporta l’obbligo di trasportare le merci su gomma: abbiamo delle capacità su rotaia, siete pregati di utilizzarle".
Da tempo Berlino lamenta le ricadute dei divieti sull’economia tedesca e il traffico in Baviera. "La situazione al Brennero è drammatica, abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e, senza una soluzione, saranno ancora più lunghe nelle aree confinanti. Dobbiamo evitarlo", ha detto il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing. "Tutte le misure unilaterali prese sul Brennero non sono utili, anche per l’Austria stessa, non sono positive e non sono sostenibili", gli ha fatto eco la commissaria europea per i Trasporti, Adina Valean, al termine del Consiglio Ue Trasporti. "Sono delusa dal fatto che, mentre Italia e Germania approverebbero un compromesso, l’Austria continua a ritardare, vuole continuare le discussioni e non si sposta" dalla sua posizione "per accettare alcuna proposta. Questo non è costruttivo", ha evidenziato.
Il ministro Salvini chiede che la Commissione europea intervenga come custode dei Trattati per ripristinare il diritto alla piena libertà di circolazione per tutti i cittadini europei. "O la libera circolazione di uomini e merci vale per tutti oppure i Trattati per qualcuno valgono un po’ di meno", ha sottolineato Salvini, aggiungendo che "il corridoio del Brennero non appartiene solo all’Austria, all’Italia o alla Germania ma è essenziale per l’intera Europa".