Mercoledì 2 Ottobre 2024

Bankitalia, l’esordio di Panetta. Focus su tassi e futuro dell’Ue

Domani la prima uscita del neo governatore nelle Considerazioni finali

Bankitalia, l’esordio di Panetta. Focus su tassi e futuro dell’Ue

Bankitalia, l’esordio di Panetta. Focus su tassi e futuro dell’Ue

A Palazzo Koch ha trascorso buona parte della sua carriera professionale e vi è rientrato lo scorso novembre sullo scranno più alto di governatore. Ma domani per Fabio Panetta arriverà l’esordio principale in Banca d’Italia: quello delle Considerazioni finali. L’appuntamento, un tempo uno dei pochi momenti in cui il governatore parlava in maniera diffusa e che vedrà la partecipazione dei vertici bancari, sindacali e dell’economia, arriva a pochi giorni dalle elezioni europee dove si confrontano diverse visioni sul futuro dell’Unione e della sua economia. Un tema che sicuramente il governatore affronterà nel suo discorso.

Panetta comunque la sua idea di Europa l’ha espressa di recente varie volte: deve essere più unita, emettere bond comuni, aumentare gli investimenti sulla difesa comune, l’indipendenza energetica e digitale e gestire unitariamente i flussi di migranti necessari per fare fronte all’invecchiamento della sua popolazione. Posizioni chiare così come quelle a favore dell’unione bancaria e della moneta unica europea per un governatore che nei mesi scorsi, dopo la sua nomina da parte del governo di Giorgia Meloni, alcuni avevano erroneamente dipinto come ‘sovranista’.

La storia di Panetta, collaboratore di Mario Draghi e per anni al board della Bce, diceva diversamente, sebbene più volte avesse perorato gli interessi nazionali e del sistema bancario italiano e i rapporti con l’Abi sono consolidati. Sulle banche italiane tuttavia la vigilanza di Via Nazionale è serrata. Nei sui incontri con i banchieri e al recente G7 di Stresa, Panetta ha riconosciuto il buono stato di salute del comparto (grazie anche ai tassi alti che ora torneranno a scendere) ma ha invitato a non abbassare la guardia. Non a caso è stata imposta la costituzione di una riserva macroprudenziale di capitale per accantonare, in caso di momenti difficili, delle risorse. Per farlo le banche potranno usare quel patrimonio accantonato per evitare la tassa sugli extra profitti.

Sui tassi governo e Panetta hanno posizioni vicine: la frenata dell’inflazione rende il loro ribasso possibile e necessario per evitare il perdurare di effetti negativi sull’economia del nostro Paese. A giugno un primo ribasso è oramai certo, si vedrà se la frenata dei prezzi proseguirà e permetterà una seconda mossa della Bce a luglio.

Alberto Levi