Tornano gli incentivi per chi vuole acquistare un’auto o un motociclo green magari disfandosi di una vettura inquinante. E, questa volta, la dote è consistente: un miliardo di euro. E forse anche di più, grazie alla rimodulazione della dote non spesa nel 2023. Da ieri si sono riaperte le prenotazioni sulla piattaforma Ecobonus, gestita da Invitalia. Ma sarà un’operazione in due fasi. La prima, fino ad aprile, dove si potranno ottenere gli attuali incentivi già fissati per l’acquisto di nuove auto, anche a benzina e diesel, purchè poco inquinanti. Poi, con l’arrivo di un nuovo Dpcm, che dovrebbe essere messo a punto a febbraio, gli sconti cambieranno pelle e diventeranno anche più ricchi. Al momento, le agevolazioni riguardano i veicoli di categoria M1 (autoveicoli), L1e - L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali).
Lo sconto massimo previsto è di 5.000 euro nel caso di acquisto di auto elettrica associata alla rottamazione di una vecchia macchina da euro 0 a euro 4 (3.000 euro senza rottamazione). L’incentivo sale a 7.500 euro per chi ha un Isee inferiore a 30.000 euro (4.500 senza rottamazione). A chi acquista invece un’auto ibrida, viene applicato uno sconto di 4.000 euro con rottamazione e di 2.000 senza. Per l’acquisto di moto e scooter, rottamandone un altro, invece, la riduzione sul listino arriva al 40% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 4.000 euro nel caso dei veicoli elettrici e al 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo 2.500 euro per le due ruote non elettriche. In quest’ultimo caso è obbligatorio uno sconto del venditore pari ad almeno il 5% del prezzo di acquisto. Per i nuovi veicoli commerciali elettrici infine si possono totalizzare sconti fino a 14.000 euro. Da aprile, poi, gli sconti potranno raggiungere quasi 14mila euro: gli incentivi per le auto elettriche partiranno da 6mila euro senza rottamazione e potranno raggiungere i 13.750 euro se si rottama un’auto Euro2 e si ha un Isee sotto i 30mila euro. L’aiuto per l’acquisto di una vettura ibrida andrà invece da 4 a 10mila euro, e quello per un per un’auto a basse emissioni dai 1.500 ai 3.000 euro. Positivo il commento dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares, che rimprovera però il governo di aver perso 9 mesi. "Vogliamo raggiungere il traguardo di un milione di veicoli prodotti, ma dobbiamo avere sostegni alla produzione".
Un obiettivo che sta a cuore anche al ministro per le imprese, Adolfo Urso, che vuole far aumentare la produzione anche portando nel nostro Paese una seconda casa automobilistica. Da questo punto di vista, spiegano dal ministero di via Veneto, il nuovo pacchetto di incentivi, ha tre obiettivi: rinnovare il parco auto circolante italiano, che è uno dei più vecchi d’Europa, con oltre 11 milioni di vetture Euro 3 o inferiori, sostenere le famiglie meno abbienti con un extra bonus del 25% per Isee inferiore ai 30 mila euro e stimolare l’acquisto di auto effettivamente prodotte in Italia.