Mercoledì 16 Ottobre 2024

Appello degli editori al governo, la risposta della politica

Nei primi mesi del 2024 il fatturato pubblicitario ha subito un calo del 13,7 per cento

Un'edicola

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Roma, 13 aprile 2024 – La Fieg è intervenuta dopo gli ultimi dati sull’andamento economico del settore chiedendo interventi al governo.

Picerno (Pd): mobilitazione internazionale per il pluralismo

Sostengo con forza l’appello della Fieg al governo affinché vengano garantite adeguate risorse a sostegno della stampa, un settore fondamentale e strategico. Dopo la pandemia il settore ha visto una contrazione di entrate. Occorre intervenire per evitare un progressivo crollo occupazionale in un settore già vessato. Investire sulla stampa significa investire sul pluralismo e sulla democrazia. Porterò l’appello nelle istituzioni europee affinché ci sia una mobilitazione internazionale su questa vicenda.

Calenda (Azione): servono fondi per la transizione digitale

L’allarme lanciato dalla Fieg sul peggioramento della crisi del settore editoriale richiede da parte del governo risposte urgenti e risorse significative. La libertà di informazione professionale è connaturata alla democrazia, che mai come oggi deve essere difesa e garantita contro fake news e tentativi di condizionamento anche da parte di regimi autoritari. Senza contare l’esigenza di assicurare fondi per la transizione digitale.

Centemero (Lega): aiuti alle testate per essere più competitive

In un momento come quello presente in cui il cigno nero della pandemia ha dato un’accelerazione alla transizione digitale, possiamo sostenere il pluralismo aiutando le testate a essere competitive su un mercato sempre più difficile. Credo che sia importante prevedere degli incentivi al upskilling e reskilling delle proprie risorse e alla transizione digitale in genere. Questo sostegno è particolarmente rilevante soprattutto per l’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sull’editoria.

Renzi (Italia Viva): informazione di qualità contro la disinformazione

Il primo argine contro disinformazione e fake news è la stampa di qualità, fatta di professionismo, approfondimento, verifica delle notizie: in un mondo che cambia sempre più velocemente, dall’avvento dei social network all’intelligenza artificiale, è necessario che i governi prestino la necessaria attenzione all’editoria. La salute di una democrazia dipende anche dalla salute dell’informazione.

Lisi (FdI): dal governo investimenti strategici

Gli investimenti nel settore dell’editoria sono strategici e per questo vanno raccolte le parole del presidente Riffeser come stimolo a fare di più. Nel primo anno di governo abbiamo approvato la legge contro la pirateria digitale, estendendola anche al settore editoriale. Abbiamo prorogato il bonus per le edicole e garantito il pensionamento anticipato dei poligrafici. Ci stiamo impegnando a difesa dei giornalisti dell’agenzia Dire e abbiamo rinnovato la convenzione con Radio Radicale.

Mulè (Forza Italia): questione centrale per la democrazia

Comprendo le preoccupazioni del presidente della Fieg. Forza Italia attraverso il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, ha già dimostrato la sensibilità che il tema richiede. Si tratta di una questione centrale per la qualità della democrazia e del pluralismo informativo e quindi per tutti noi. Agli interventi di sostegno già fatti per il settore, occorre adesso fare di più. Ed è quello su cui si sta già ragionando.