Venerdì 8 Novembre 2024

Vivono in auto. La scienziata Viola compra una casa per ospitarli

Padova, risolto il caso di una famiglia con due bimbi. Lei: lo dico solo perché la Cigl si era presa il merito.

Antonella Viola

Antonella Viola

Padova, 13 marzo 2024 – "Avevo deciso di tenere questa cosa assolutamente privata e riservata, ma oggi l’indignazione è tale che mi sento di raccontare la verità. Leggo su un articolo: ‘Haddad e Asma hanno due bambini piccoli. Vengono dalla Tunisia, lui è un operaio edile, lei ha da poco trovato lavoro come cameriera. Sono usciti dal sistema di accoglienza perché Haddad ha firmato un contratto per una ditta dell’alto Padovano, eppure per mesi non sono riusciti a trovare una casa per loro e per i loro figlioletti. Hanno dormito anche in macchina. Davanti a un bar, così da poter scaldare l’acqua per il latte in polvere della più piccola. Poi la Fillea Cgil, insieme a Caritas e Avvocati di strada, è riuscita a trovare una soluzione’. Bellissimo, peccato che sia tutto falso". Lo denuncia su Facebook l’immunologa Antonella Viola. "Io e mio marito abbiamo tolto dalla strada la famiglia di Asma, portandoli dapprima in casa nostra, dove abbiamo convissuto per un mese, e poi comprando un appartamento che andasse bene per le loro esigenze per poterlo affittare a un prezzo onesto – racconta –. Non ho mai visto la Cgil, né la Caritas né alcuna altra associazione. Ho speso tantissimo tempo nel girare agenzie per trovare una soluzione confortevole, rapida e alla portata delle mie risorse economiche. La situazione di questa famiglia l’abbiamo risolta io e mio marito, senza ricevere alcun aiuto. Ho voluto farlo in silenzio perché le cose importanti non si fanno per raccontarle, ma per il loro valore. E mai ne avrei parlato se non avessi letto queste falsità. Assurdo speculare sul dolore. Assurdo prendersi meriti inesistenti".

Dopo la pubblicazione del post denuncia, i sindacati hanno corretto il tiro: "L’articolo era scritto male, lo abbiamo corretto, la professoressa Viola ha ragione: noi ci siamo interessati subito alla vicenda di Asma, ma lei si è mossa autonomamente, non abbiamo mai voluto sapere chi fossero i benefattori, abbiamo avuto oggettiva difficoltà anche noi a trovare una sistemazione alla famiglia" ha spiegato Barbara Schiavo, della Fillea Cgil.