Giovedì 2 Maggio 2024

Il mistero del trimarano fantasma. Vola a 8 nodi senza equipaggio poi svanisce

L'imbarcazione partecipava a una regata tra Italia e Malta. Evacuata per avaria ha ricominciato a navigare, in teoria senza nessuno a bordo. Infine è scomparsa nel nulla

Il trimarano Ad Maiora soccorso dalla Guardia Costiera, dopo il mistero

Il trimarano Ad Maiora soccorso dalla Guardia Costiera, dopo il mistero

Lampedusa, 28 ottobre 2019 - Non ha ancora una risposta il mistero del trimarano scomparso dopo un'avaria durante la Rolex Middle Sea Race, regata tra l'Italia e Malta.

Il trimarano di 60 piedi 'Ad Maiora' dell'armatore italiano Bruno Cardile, tra i partecipanti alla regata, sarebbe sparito nel nulla dopo un soccorso effettuato il 22 ottobre. L'equipaggio fu costretto ad abbandonare l'imbarcazione dopo un'avaria allo scafo sinistro. 

Nessun problema per il soccorso, effettuato dalla vedetta della Capitaneria di porto di Lampedusa CP 319, già in servizio in zona. Né la capitaneria né l'equipaggio, sbarcato sano e salvo, però si spiegano come mai una barca abbandonata a se stessa, con le vele ammainate e con un problema allo scafo, possa aver ripreso improvvisamente a navigare a 8 nodi (cosa non possibile senza le vele) e in linea retta come se seguisse una rotta prestabilita. Fatto confermato da un sistema di tracciamento della sua posizione obbligatorio nelle regate d'altura. Ma a bordo non ci dovrebbe essere nessuno.

Il giallo s'infittisce ogni giorno che passa: improvvisamente la barca si è fermata e il segnale è scomparso. Dopo nulla, nessuna notizia. Un fatto strano, come la ripartenza, confermato dalla sala operativa della Guardia Costiera. Fabio Colivicchi, direttore del sito specializzato Saily.it e amico dell'armatore, racconta: "Bruno (Cardile, ndr) è appena atterrato all'aeroporto di Malta, ha affittato un piccolo aereo per effettuare una ricognizione, ma non ha visto niente. Sono arrivati oltre Lampedusa, in direzione Tunisia. Hanno sorvolato Gozo e Malta, sono stati sull'ultimo punto di segnalazione, e non hanno visto né la barca né eventuali detriti, sacchi di vele e altro del genere". 

Ad alimentare il mistero anche le parole dello stesso Covilicchi, che spiega: "L'affondamento è estremamente difficile, quasi impossibile, visto che ha 6 compartimenti stagni per i due scafi laterali e due in quello centrale", in tutto 14 su 60 piedi (circa 18 metri). E aggiunge: "Bruno è sicuro al 100% che qualcuno sia salito a bordo: il comportamento dello Yellow Brick (il segnalatore di posizione, seguito via app e a bordo sulle barche da regata, ndr) è stato anomalo: sono apparsi tre segnali di allarme, cosa che si può fare solo pigiando un pulsante. Segno che qualcuno lo stava maneggiando per provare aspegnerlo senza sapere come fare, prima probabilmente di buttarlo a mare". Il mistero del trimarano fantasma continua. 

Ad Maiora, il salvataggio. Video Facebook

Bruno Cardile in volo cerca il trimarano scomparso. Video Facebook: