Mercoledì 24 Aprile 2024

Figli coppie gay, il sindaco di Savona sfida il governo. Iscritto all’anagrafe bimbo di due donne

Russo: “Esecutivo lontano dalla realtà”. Tajani sulla maternità surrogata: “L’utero di una donna non è un forno da dove si sfornano le patate arrosto”

Una manifestazione delle famiglie Arcobaleno (Ansa)

Una manifestazione delle famiglie Arcobaleno (Ansa)

Savona, 1 aprile 2023 - Il sindaco di Savona, Marco Russo, ha iscritto all'anagrafe il figlio di due donne. Un piccolo nato nei giorni scorsi a Savona e concepito a Barcellona con la fecondazione assistita di una delle due donne. Avrà due mamme. È il primo caso in Liguria dopo lo stop alle trascrizioni stabilito dal governo. Russo ha spiegato in una lettera la sua scelta al prefetto e alla procura. Ha firmato l'atto personalmente senza coinvolgere i funzionari. “Sfido il divieto, il governo è lontano dalla realtà”, ha detto. La storia è raccontata dal Secolo XIX.

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Tanti primi cittadini d’Italia si dicono pronti a disobbedire sulla trascrizione all’anagrafe dei figli di coppie omosessuali. Lo hanno fatto da più sedi e in varie forme con Anci e Ali, forti anche dell'altolà del Parlamento europeo alla circolare del ministro Piantedosi per bloccare le

trascrizioni, mentre tra gli esponenti di Governo e Parlamento si registrano posizioni sul tema di Carlo Nordio e Ignazio La Russa.

Mentre è duro l'intervento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani sulla maternità surrogata: "Non si può sfruttare la donna: non è una macchinetta delle sigarette. L'utero di una donna non deve essere utilizzato per sfornare figli come se fosse un forno dove si sfornano le patate arrosto. Al Parlamento Ue rispondo che le regole si scrivono in Italia”.

Tutti temi complessi sui quali i primi cittadini italiani erano entrati dal problema delle trascrizioni all'anagrafe. Aveva cominciato in tv Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, rivendicando di averle “sempre fatte le trascrizioni” e promettendo disobbedienza. “Se sarà necessario disobbedire, procederemo con le trascrizioni - ha detto - perché non interessa dove è nato il bambino, né come è nato. Se risiede nella mia città mi interessa come vive, che abbia gli stessi diritti degli altri. La trascrizione permette a quel bambino di avere gli stessi diritti” degli altri.