Domenica 1 Settembre 2024
DI P.F. DE ROBERTIS
Cronaca

Sulle riforme il Pd rischia l’isolamento

di Pier Francesco

De Robertis

Secondo tutti i sondaggi la grande maggioranza degli italiani è favorevole a una qualche forma di governo presidenziale, in certi casi addirittura molto favorevole. Si parla di una percentuale che va dal 60 al 65 per cento, a seconda degli istituti e del "grado" di presidenzialismo proposto. E non parliamo solo degli elettori di centrodestra. Certamente essi sono la maggioranza, ma all’elezione diretta del presidente della repubblica, o del capo del governo, non sono contrari moltissimi elettori del Pd, più ancora nel Terzo polo e addirittura più di uno nei 5S.

Una mappatura degli umori popolari che sconsiglierebbe a chiunque, parliamo delle forze di opposizione, di scendere nella trincea dell’incomunicabilità istituzionale. Il rischio vale soprattutto per il Pd, che sull’argomento si gioca moltissimo. Fd’I, Fi e Lega cercheranno di non portare in fondo la riforma "a colpi di maggioranza" (anche se in democrazia la maggioranza che decide non è un’onta da lavare col sangue, e nel 2001 il centrosinistra realizzò lei "a colpi di maggioranza", peraltro risicatissima, la pessima riforma del Titolo V) in ogni caso non sarebbero così politicamente sprovveduti da non cercare comunque, una volta passata la riforma, un referendum confermativo che dia piena e ulteriore legittimità all’eventuale cambiamento istituzionale. Visti gli umori della maggioranza del popolo, sempre che resistano nel tempo, il rischio di una sconfitta per il partito del "no" sarebbe molto alto. A quel punto, per Pd, SI e 5S, sarà molto difficile continuare a brandire l’arma della "forzatura", e la sconfitta si trasformerebbe in debacle. Forse lunga anni. Un rischio da cui si tengono più intelligentemente lontani Renzi e Calenda, che infatti hanno almeno per adesso fatto sapere di volersi sedere al tavolo della maggioranza per vedere le carte. Sembrerebbe un ragionamento facile da capire, ma per adesso nei Dem prevale un rigido approccio ideologico.