Giovedì 25 Aprile 2024

Smart working nella PA, ecco 8 condizioni per realizzarlo

E' nella bozza del decreto ministeriale per il rientro dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni predisposta dal ministro Brunetta

Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta  (Ansa)

Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (Ansa)

Roma, 1 ottobre 2021  -  Dal 15 ottobre le pubbliche amministrazioni ritornano in presenza, e lo smart working diventa un'eccezione nel decreto ministeriale della Pubblica amministrazione, in linea con l'ultimo Dpcm varato dal governo. Dopo questa data lo smart working potrà per gli statali essere autorizzato, se vengono rispettate otto "condizionalità" in modo da non ridurre la fruizione dei servizi. Infatti, nella bozza del decreto per il rientro dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni, è previsto che l'amministrazione effettui una rotazione del personale, lasciando "prevalente" il lavoro in presenza, e dotandosi di una piattaforma digitale o di un cloud per garantire la riservatezza dei dati e delle informazioni. Inoltre nella bozza messa a punto dal ministro Renato Brunetta l'accordo individuale per il lavoro agile (smart working) deve definire obiettivi, modalità e tempi di esecuzione e disconnessione, fasce di contattabilità e criteri di misurazione della prestazione. Ecco nello specifico:

1) Lo smart working "non deve in alcun modo pregiudicare o ridurre la fruizione dei servizi resi all'amministrazione a favore degli utenti".

2) "L'amministrazione deve garantire un'adeguata rotazione del personale che può prestare lavoro in modalità agile, dovendo essere prevalente, per ciascun lavoratore, l'esecuzione della prestazione in presenza", in poche parole 'più in ufficio che a casa' deve diventare la regola. 

3) L'amministrazione deve mettere "in atto ogni adempimento al fine di dotarsi di una piattaforma digitale o di un cloud o comunque di strumenti tecnologici idonei a garantire la più assoluta riservatezza dei dati e delle informazioni che vengono trattate dal lavoratore nello svolgimento della prestazione in modalità agile".

4 ) Dopo l'emergenza della pandemia, "l'amministrazione deve aver previsto un piano di smaltimento del lavoro arretrato, ove sia stato accumulato".

5) L'amministrazione deve mettere "in atto ogni adempimento al fine di fornire al personale dipendente apparati digitali e tecnologici adeguati alla prestazione di lavoro richiesta". 

Nel testo sono richiamati:

6) "Gli specifici obiettivi della prestazione resa in modalità agile".

7) "Le modalità e i tempi di esecuzione della prestazione e della disconnessione del lavoratore dagli apparati di lavoro, nonché eventuali fasce di contattabilità". 

8) "Le modalità e i criteri di misurazione della prestazione medesima, anche ai fini del proseguimento della modalità della prestazione lavorativa in modalità agile". 

Per decidere quando e chi rimarrà in smart working verranno nominati, ai sensi del decreto interministeriale 12 maggio 2021, i 'mobility manager' aziendali che, elaborando piani appositi, agevoleranno gli spostamenti casa - lavoro del personale dipendente.