Mercoledì 24 Aprile 2024

I saldi estivi 2020 posticipati al 1 agosto a causa dell'emergenza Coronavirus

La decisione della Conferenza delle Regioni. Confcommercio: "Scelta responsabile"

Saldi estivi in un'immagine d'archivio (Ansa)

Saldi estivi in un'immagine d'archivio (Ansa)

Roma, 9 maggio 2020 - I saldi estivi 2020 saranno posticipati al 1 agosto. Lo ha stabilito la Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini. "La decisione - spiega una nota - nasce da una sollecitazione degli assessori alle attività produttive ed è motivata dalle necessità derivanti dalla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 e dalle conseguenti misure. 

Il presidente Bonaccini ha poi scritto ai presidenti di Regioni e Province autonome invitandoli a "dare seguito alla suddetta decisione per una omogenea applicazione della stessa su tutto il territorio nazionale".

L'invito è stato subito raccolto dalla Liguria, che ha approvato la delibera che posticipa dal 4 luglio al 1 agosto la data di inizio dei saldi in regione. "Ora più che mai è necessario adattarci, anche così, a questa nuova situazione, per offrire il massimo sostegno possibile a tutto il nostro tessuto commerciale", ha detto l'assessore allo Sviluppo economico e al Commercio Andrea Benveduti.

"Spostare di un mese i saldi e concedere al contempo la possibilità di organizzare le vendite promozionali anche nei quaranta giorni antecedenti i saldi stessi, significa consentire la commercializzazione in tempi consoni di merci e prodotti, non solo relativi alla stagione in corso, ma anche rimasti in giacenza e inerenti la precedente" dice Benveduti. "Ci auguriamo che anche questo provvedimento contribuisca ad un progressivo recupero della normalità, senza commettere l'errore di abbassare la guardia". 

La decisione è stata accolta con favore da Confcommercio. "Apprendiamo con soddisfazione la decisione della Conferenza delle Regioni di assecondare le nostre proposte, posticipando la data di avvio dei saldi nell'interesse della categoria e alla luce del nuovo scenario di mercato", ha affermato il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi. "Una scelta responsabile, nell'interesse del mantenimento della data unica nazionale, che premia la volontà espressa a larga maggioranza dalle aziende rappresentate e i nostri sforzi atti a promuovere l'indirizzo più sentito", ha spiegato.