«Tra massimo un mese nelle scuole italiane ci sarà il caos a causa dei tamponi". Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri, ribadisce che l’emergenza Covid, con il ritorno in classe, non potrà che acuirsi. "Noi come pediatri di famiglia sottolineiamo che è fondamentale che il risultato dei tamponi pervenga entro 24–48 ore dalla richiesta".
Dottore, per riammettere un bambino a scuola dopo un’assenza prolungata gli istituti chiedono pezze d’appoggio, sembra quasi che ogni direzione didattica si regoli in maniera diversa, come si spiega?
"Dobbiamo evitare di creare confusione: le norme sono univoche, indicate nel protocollo sulla gestione dei contagi dell’Iss, approvato dai ministeri dell’Istruzione e della Salute, dalle Regioni e dall’Anci".
E dopo quanti giorni è necessario produrre un documento firmato dal medico pediatra?
"Dipende. Nella stragrande maggioranza dei casi il pediatra produrrà un attestato, lo dice la legge. Si comincia con un triage telefonico e in presenza di uno dei sintomi sospetti si chiede il tampone. Alla fine di questo percorso, il pediatra (o il medico di famiglia) attesterà l’esito negativo dell’esame, questo indipendentemente dai giorni di assenza".