Lunedì 20 Maggio 2024

Ragazza uccisa in Val D’Aosta, identificata dai genitori arrivati dalla Francia. Il presunto omicida originario di Fermo

Si chiamava Auriane Nathalie Laisne. Oggi il sospettato Teima Sohaib davanti al giudice

Aosta, 11 aprile 2024 - Si chiamava Auriane Nathalie Laisne e viveva a Saint-Priest, cittadina dell'area metropolitana di Lione, la ragazza di 22 anni trovata morta venerdì scorso nell'ex cappella di frazione Equilivaz, sopra La Salle in Val d'Aosta. La ragazza è stata identificata ufficialmente dai genitori arrivati dalla Francia. Ieri sera a Lione è stato arrestato dalla Gendarmerie Teima Sohaib, 21 anni, nato a Fermo nelle Marche e di origini egiziane, sospettato di aver ucciso la ragazza.

A destra Teima Sohaib, sospettato di aver ucciso la ragazza trovata morta vicino Aosta. A sinistra la caserma dei carabinieri
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Oggi pomeriggio il 21enne – che era già ricercato dalla giustizia francese – comparirà davanti alla procura di Grenoble a seguito di un mandato d'arresto emesso da un giudice per violazione del controllo giudiziario. La procura di Grenoble - secondo quanto si è appreso - dovrebbe chiedere al giudice delle libertà e della detenzione la revoca del controllo giudiziario del giovane emessa il 13 gennaio, in attesa della sua comparizione il 3 maggio davanti al tribunale penale di Grenoble per rispondere di violenza domestica e di minacce contro la sua compagna.

Sohaib vive da tempo in Francia, non si sa se si fosse trasferito con la famiglia di origine oppure da solo.

Il ragazzo era stato visto - in base ad alcune testimonianze - assieme alla vittima nella zona di La Salle, nei pressi del villaggio abbandonato di Equilivaz dove si trova l'ex chiesetta. Gli inquirenti non scartano l'ipotesi che la coppia fosse proprio alla ricerca di un borgo abbandonato: lo chiamano ‘urbex’, è un'esplorazione urbana che consiste nell'avventurarsi in strutture e edifici in rovina. Una sorta di turismo nei ruderi fantasma che attrae soprattutto i giovanissimi. Cosa poi sia accaduto tra i boschi non è ancora chiaro.

Condotta dall'anatomopatologo Roberto Testi, l'autopsia lascia pochi dubbi: la vittima è stata colpita frontalmente al collo e all'addome con un coltello. È escluso che si sia auto-provocata le ferite. Il decesso, che risale ai giorni a cavallo tra marzo e aprile, è stato causato da un'emorragia: in pratica è morta dissanguata.

Sulla base di questi elementi la procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio. L'ipotesi è che si tratti di un delitto d'impeto, forse una lite finita male. 

Notizia in aggiornamento