Quarta dose flop Hub ancora attivi

La Lombardia naviga verso il picco di quest’ondata estiva un filo sotto la media nazionale (815,9 nuovi infettati in 7 giorni ogni 100mila abitanti fotografati venerdì dall’Istituto superiore di sanità, a fronte di 1.071 in Italia), ma in una regione di dieci milioni di anime un’incidenza arrivata ieri a 830 significa 83mila contagiati in una settimana, 12.646 nelle ultime 24 ore di cui 1.739 a Milano città, e ieri altri 29 morti, che avvicinano a 41mila (40.952) il conto delle vittime in quasi due anni e mezzo. Dal punto di vista dei contagi, in Lombardia è come essere tornati ai primi giorni dello scorso febbraio, anche se sul fronte ospedaliero la situazione è diversa. Ieri c’erano 27 ricoverati positivi al virus in rianimazione in tutta la Lombardia, e benché quasi raddoppiati, rispetto al minimo di 14 a fine giugno, sono tornati ai livelli di un mese fa, e riempiono l’1,5% dei letti: poco più di un decimo dell’occupazione che si registrava, a pari contagi, a inizio febbraio. Nei reparti non intensivi, invece, i ricoverati ieri erano 1.263, al 12,1% della capienza; e questi numeri non si vedevano più da fine febbraio. Il 46% è in un reparto Covid, gli altri in bolle in altri reparti, come Ortopedie o anche Ginecologie e Neuropsichiatrie, positivi ma in ospedale per altre patologie.

La galoppata di Omicron 5, intanto, non è riuscita a spingere i più fragili verso la quarta dose neppure in Lombardia, dove più dell’80% degli over 12 e quasi il 90% degli over 50 ha fatto la terza. Nell’ultimo mese gli hub vaccinali rimasti aperti anche dopo la campagna della terza dose hanno iniettato circa 105mila dosi anti Covid, di cui 52mila come secondo booster, e "nelle Rsa abbiamo una copertura al 96%", ha spiegato la vice presidente della Regione, Letizia Moratti. "È fondamentale che over 80 e fragili over 60 facciano la quarta dose". Degli oltre 740mila ultraottantenni lombardi, l’ha ricevuta appena il 26%.

Giulia Bonezzi