La profezia è di quelle che fanno tremare: "Morirai in un incidente stradale!". Mariagrazia Bedin, barista di 24 anni, mamma di tre bambini ("i miei amori"), aveva chiesto il suo destino a un giochino popolare su Facebook. E la risposta, con tanto di lapide e iscrizione funeraria, era stata di quelle che fanno restare svegli la notte. Mariagrazia però presto se ne era scordata, relegando il malefico presagio nell’area giochi perché la previsione funeraria era accompagnata da una scadenza lunghissima: 2090, a 97 anni. Purtroppo, le cose non sono state così fortunate per la giovane mamma.
Un terribile incidente stradale, avvenuto l’altra notte le ha spezzato la vita lasciando la figlioletta di sei mesi in condizioni gravissime. La scena del mortale impatto è in via Sant’Anastasia a Fondi, in provincia di Latina, un evento che ha scosso la comunità locale. Era una serata come tante altre. Mariagrazia e il suo compagno, Ali Hoxha, 25 anni, origini albanesi, stavano percorrendo la strada a bordo di una Volkswagen Golf GT. Lui, amante della auto sportive e del taekwondo, era alla guida, mentre lei, madre da pochi mesi per la terza volta, sedeva accanto sul sedile passeggeri. All’improvviso, la tragedia. L’auto è uscita di strada, forse per l’alta velocità, colpendo un muretto. Attimi di terrore e caos, la vettura ha iniziato a ribaltarsi. Una, due, tre volte, rotolando in una carambola devastante di almeno 100 metri.
Il rumore dello schianto ha spezzato il silenzio della notte, seguito da un agghiacciante silenzio e dal buio. I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma per Mariagrazia non c’era più nulla da fare. A rendere la tragedia più straziante, un altro particolare: i genitori di Mariagrazia, stavano viaggiando in un’altra auto poco distante, con a bordo gli altri due figli della coppia, due bambine di 4 e 2 anni. Hanno assistito impotenti al ribaltamento della Golf e sono stati i primi a intervenire, consapevoli subito della gravità. Il dolore e l’angoscia di quei momenti sono difficili da immaginare: hanno perso una figlia davanti ai loro occhi, mentre altri due nipoti erano con loro, testimoni di una tragedia che segnerà le loro vite per sempre.
Il compagno di Mariagrazia, Ali Hoxha, è stato trasportato in ospedale, quasi illeso: i test hanno rivelato che era positivo all’alcol e alla droga. Il giovane, dimesso dall’ospedale di Formia, è ora agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale per la morte della compagna. Le accuse che gravano su di lui non riguardano solo la perdita della vita della giovane madre, ma anche la responsabilità per le gravi ferite riportate dalla loro bambina, ora in condizioni critiche. Nell’incidente è rimasta ferita anche la sorella di Hoxha, anche lei a bordo della Golf, ma è la piccola di sei mesi a destare le maggiori preoccupazioni. È stata trasferita d’urgenza in eliambulanza all’ospedale Bambino Gesù di Roma, dove i medici stanno facendo il possibile per salvarla. La sua vita è appesa a un filo.
Questo incidente riporta alla mente la tragedia di Giugliano, avvenuta una settimana fa in Campania, dove un quarantasettenne, privo di patente e con un’auto non assicurata (una Smart omologata per due persone), era finito fuori strada e causato la morte di una bambina di 8 anni.