Giovedì 9 Maggio 2024

Paragone attacca: "Non mostrerò il certificato"

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"Non intendo mostrare il Green pass per accedere al Senato. Prima di tutto, perché il Green pass per me va abolito e questo vale anche per il Senato. In più, perché il Parlamento non è un luogo di lavoro: lo è per i dipendenti ma non per i rappresentanti eletti, e quindi mi sembra assurdo doverlo mostrare essendo io contrario e volendo fare una battaglia politica per tutti proprio su questo".

Gianluigi Paragone, senatore di Italexit-gruppo Misto, minaccia fuoco, fiamme e disubbidienza istituzionale all’obbligo di Green pass che entrerà in vigore domani nei due rami del Parlamento e nelle sedi collegate. "Nessuno mi può impedire di entrare, dovranno preparare le forze dell’ordine", alza la voce il fuoriuscito dai 5 Stelle.

Camera e Senato si sono adeguate alla normativa vigente. Chiunque debba accedere a Montecitorio e a palazzo Madama dovrà quindi esibire la certificazione verde, rilasciata dopo l’avvenuta vaccinazione anti Covid o a seguito di tampone. L’obbligo vale per deputati e senatori, per tutti i dipendenti dei due palazzi, per i giornalisti e per tutti i visitatori esterni. Le delibere dei rispettivi collegi dei Questori, con l’ok dell’Ufficio di presidenza della Camera e del Consiglio di presidenza del Senato (entrambe deliberate all’unanimita’ e con il vaglio delle Conferenze dei capigruppo, quindi con il placet ‘politico’), prevedono anche sanzioni per i trasgressori. Per i parlamentari, è previsto anche il "taglio della diaria". Nessun problema per Paragone: "Ho già rinunciato tante volte per campagna elettorale..."