Giovedì 25 Aprile 2024

Orrore nella stalla. Non morì per overdose. Fu soffocato dai parenti nell’esorcismo musulmano

Il 10 febbraio un nordafricano era stato trovato senza vita nel Torinese. Le nuove indagini dei carabinieri smentiscono l’iniziale ipotesi droga. Il rituale tentato già altre due volte, fermati l’ex moglie e uno zio imam.

Orrore nella stalla. Non morì per overdose. Fu soffocato dai parenti nell’esorcismo musulmano

Orrore nella stalla. Non morì per overdose. Fu soffocato dai parenti nell’esorcismo musulmano

Legato mani e piedi, soffocato con un cuscino sulla bocca, morto per insufficienza respiratoria acuta. Non è stata, evidentemente, un’overdose di cocaina come si era sospettato all’inizio e come i parenti avevano spinto a credere. C’era di mezzo il diavolo, si è trattato di un omicidio in famiglia durante un esorcismo con rito islamico per scacciare Shaytan e le sue legioni tenebrose dal corpo posseduto di un uomo di origine marocchina di 43 anni. Qualcosa, dopo altri due precedenti tentativi finiti con una corsa in ospedale, è andato storto. Il maligno non si è mosso, in compenso è arrivata la morte.

Salassa, provincia di Torino e anche un po’ Nord Africa quando nelle sere di Ramadan la comunità si ritrova in piazza a consumare la cena dopo il digiuno diurno. La verità assurda è stata ricostruita dai carabinieri coordinati dalla procura di Ivrea, che ha convalidato il fermo per l’ex moglie (35 anni), il fratello (42) e lo zio della vittima (52), quest’ultimo imam di Cuorgnè, figura di riferimento della comunità musulmana della zona. I due uomini sono in carcere, la donna è stata mandata agli arresti domiciliari.

La famiglia marocchina del Canavese era convinta che il congiunto fosse posseduto e questa è la storia dell’atroce tentativo di liberarlo. La sera del 10 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Cuorgnè intervengono in una casa di Salassa: c’è il cadavere di un uomo morto per sospetta overdose. L’ex moglie e gli altri non fanno niente per smentirlo, ma dalle prime verifiche si accerta che nel mese precedente il poveretto era già stato sottoposto ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico e che a causa delle lesioni l’uomo aveva dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere. L’esito dell’autopsia ha infine confermato che la causa del decesso non era la cocaina ma il soffocamento.

Mentre la vittima era in uno stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di droga, mani e piedi legati, i tre parenti l’hanno ucciso "mediante asfissia meccanica violenta utilizzando un oggetto soffice premuto sul viso". Dopo la notizia dei fermi è stata rinviata la manifestazione ‘Iftar street’, promossa dalla Comunità islamica canavesana e dal Comune di Cuorgnè per "invitare la cittadinanza a condividere lo spirito del Ramadan, i suoi riti, i suoi sapori e il suo spirito". Nessuno ha voglia di festeggiare.

Oltre che nella religione cattolica, dove a ingaggiare la lotta contro il demonio sono sacerdoti addestrati al compito che prima di intervenire hanno il dovere di escludere le malattie mentali, l’esorcismo si pratica in quella ortodossa, ebraica, induista, voodoo, sciamanica. L’Islam non fa eccezione, ma non esistendo sacramenti e un vero clero, il compito viene svolto da figure come l’Imam, il Qadi o il Mollah. La Sura 114 del Corano è una vera e propria invocazione esorcistica: "Cerco rifugio presso il Signore degli esseri umani… contro il male del tentatore subdolo che si insinua nell’animo delle creature, siano jinn (demoni, ndr) o esseri umani". È usata in molti Paesi islamici, soprattutto sciiti, e incisa come talismano di protezione. Anche nella Sunna (la tradizione del profeta, fonte fondamentale dell’Islam dopo il Corano), Maometto e i suoi seguaci cacciarono esseri maligni dai corpi dei credenti usando versi del Corano, suppliche ad Allah e acqua benedetta Zamzam.