No Green pass: chi c'è dietro agli scontri di Roma. Dodici arresti. Ecco i primi nomi

Manifestazione a Roma, tra gli arrestati anche i leader di Forza Nuova, Fiore e Castellino, il leader di 'IoApro' e un ex Nar. Sono 38 gli agenti feriti, 600 manifestanti identificati

Giuliano Castellino (Ansa)

Giuliano Castellino (Ansa)

Roma, 10 ottobre 2021 - Hanno tenuto sotto scacco Roma per un intero pomeriggio. Quando una parte della manifestazione 'No Green pass' e 'No vax' è degenerata, abbiamo assistito a vere e proprie scene di guerriglia urbana.  Ma chi c'è dietro a questa escalation di tensione, chi ha alzato l'asticella dal dissenso allo scontro, catalizzato la rabbia contro le scelte del governo per trasformarla in un flusso di violenza incontrollata? Intanto un'annotazione di cronaca: per i fatti di ieri sono state arrestate 12 persone, tra loro ci sono anche Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente leader nazionale e romano di Forza Nuova. Castellino era già stato fermato e portato in questura nella serata di ieri. Anche per la manifestazione di Milano una persona è stata arrestata e 57 denunciate.

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Chi sono gli arrestati

Oltre a Castellino e Fiore, tra gli arrestati c'è anche il ristoratore Biagio Passaro, leader del movimento 'IoApro', il quale ieri era presente durante l'assalto alla sede della Cgil a Roma.

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L'ex Nar arrestato - ora esponente di Forza Nuova - è invece Luigi Aronica, soprannominato 'er pantera di Monteverde', uno dei fondatori dei primi Nuclei Armati Rivoluzionari, coinvolto in diverse vicende giudiziarie.

Luigi Aronica, soprannominato "er pantera di Monteverde", ex Nar (Ansa)
Luigi Aronica, soprannominato "er pantera di Monteverde", ex Nar (Ansa)

I dodici sono accusati a vario titolo per i reati di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La posizione di queste persone è al vaglio della Procura della Repubblica di Roma. Sei persone sono state arrestate in flagranza, altre sei, fra i quali appartenenti a Forza Nuova, nella notte con arresto differito. Sono in corso ulteriori attività di indagine e di verifica dei filmati registrati dal personale della Polizia Scientifica, per altre condotte penalmente rilevanti per i fatti accaduti.

Feriti 38 poliziotti, 600 manifestanti identificati

Negli scontri sono rimaste ferite 38 persone appartenenti alle forze dell'ordine. Tra questi un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo. Durante i servizi preventivi alla manifestazione - sottolinea la questura - sono stati intercettati e identificati 600 manifestanti provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo. Controllati 56 minivan, 5 pullman e numerose auto. 

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La piazza

Proviamo a fotografare i diecimila di Piazza del Popolo. Ci sono militanti di Forza Nuova, ristoratori del movimento IoApro e tanti lavoratori no vax senza più partito e senza più bandiere. Gente che dal 15 ottobre non potrà fare a meno del certificato verde per andare a lavorare. Significa vaccino anti Covid oppure tre tamponi a settimana. Senza il Green pass, niente stipendio. 

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È un popolo già visto nelle precedenti manifestazioni: estrazione sociale eterogenea, così come il colore politico. Attenzione però, perché la regia della piazza, chi tira le fila sono gli estremisti di destra, da Forza Nuova a Casapound. E lo sono stati fin dall'inizio, in prima fila a montare gli animi contro la "dittatura sanitaria". Prima le restrizioni, le chiusure, poi il vaccino e quindi il Green pass. Spesso si nascondono dietro a valori e slogan di sinistra, invocano a più riprese la parola "resistenza", magari tirano in ballo pure la Shoah le leggi razziali per attaccare le scelte del comune nemico: il governo. L'obiettivo, in ogni caso, è quello di fare della protesta un calderone unico, la rabbia del popolo è il solo colore o vessillo da mostrare. Che sia di destra o di sinistra, poco importa. 

Un mix di gruppi organizzati e 'cani sciolti' che ha come punto di incontro la piazza virtuale delle chat. Da Whatsapp a Telegram. Dove da giorni si assiste a una vera e propria 'chiamata alle armi', mentre ieri pomeriggio nelle stesse conversazioni online si poteva vivere in dirette la cronaca dei tafferugli. 

Gli slogan

Per la mobilitazione di Roma circolavano da giorni slogan mirati ad aizzare le folle. "La resistenza non ha confini", si leggeva. "Le piazze d'Italia si fermeranno e scenderanno a Roma contro il Green Pass per il lavoro e la libertà", scrivevano nei giorni scorsi gli organizzatori della manifestazione. E ancora: "Manifestazione a tempo indeterminato" avevano sottolineato poco prima dell'inizio del sit-in dal movimento IoApro, già promotore di altre proteste nella Capitale dopo essere nato nei mesi scorsi in reazione alle chiusure decise dal governo.

Forza Nuova

E poi c'è Forza Nuova e il suo leader romano Giuliano Castellino, che figura tra gli arrestati per gli scontri insieme a Roberto Fiore, capo nazionale del partito. "Siamo 100 mila. Oggi fermiamo il certificato verde - ha detto ieri Castellino prendendo la parola - La forza della piazza contro la tirannia sanitaria, la forza della gente contro le emergenze inventate".

Sul sito del partito di estrema destra la protesta era stata annunciata da tempo. "È giunta l'ora di fermarli davvero. Non abbiamo più tempo - si leggeva - Tutte le piazze d'Italia si fermano e scendono a Roma per un'unica grande manifestazione contro il Green pass! Senza striscioni, senza cartelli, senza simboli, ma solo con la bandiera che accomuna tutti noi: il nostro tricolore".

"Perché - concludeva il movimento di estrema destra - ciò che tutti siamo è essere italiani e ad oggi quella è l'unica bandiera che ci sentiamo di sventolare con orgoglio! Tricolori innalzati contro il green pass! per il lavoro e libertà!".

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