Martedì 16 Aprile 2024

Multe, la Cassazione: "Valide anche senza notifica"

Se il verbale non arriva entro 90 giorni la contravvenzione va pagata comunque

Multe, contravvenzioni, foto generica (Newpress)

Multe, contravvenzioni, foto generica (Newpress)

Roma, 5 gennaio 2019 - La multa è valida anche se non ti arriva il verbale entro i 90 giorni di legge. Basta la cartella esattoriale. L’ha stabilito la Cassazione – sentenza 26843 del 2018 – che va a colpire quello che rappresenta il primo motivo di ricorso degli automobilisti multati: l’omessa notifica. Evocata otto volte su dieci, fanno sapere gli addetti ai lavori. Quindi il problema sulla carta riguarda un esercito di patentati. Decine di migliaia.

I giudici di pace sono pronti a rivolgersi alla Corte Costituzionale, per violazione del diritto di difesa. Andrea Casella, avvocato dello Studio Cataldi, considera l’ordinanza «un incidente di percorso» ma consiglia comunque di fare ricorso.  La Corte ragiona così: «In materia di opposizione a sanzioni amministrative, è inammissibile l’opposizione a cartella di pagamento (...) qualora l’opponente non deduca, oltre che in via preliminare detta mancata notifica, anche vizi propri dell’atto presupposto». Si è autorizzati a capire questo: non basta appellarsi al verbale che non è mai arrivato nei termini, bisogna entrare nel merito. O rassegnarsi a pagare. 

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La discussione ha preso quota e qualcuno ha subito previsto che la Cassazione potrebbe fornire l’alibi ai Comuni di andare per le spicce. Però Emmanuela Bertucci, avvocato dell’Aduc – associazione per i diritti dei consumatori – invita alla cautela, convinta che rientrerà dalla finestra quel che esce dalla porta. Per il legale il messaggio da dare è: «Caro automobilista, la multa ti può arrivare anche dopo i fatidici 90 giorni, con cartella esattoriale. Ma l’argomento della mancata notifica entro quel termine ti può far vincere il ricorso».

A dire il vero, nessuno ancora ha idea di come potrebbe andare a finire la battaglia legale. «La sentenza è ancora troppo recente», fa notare un giudice di pace. Quindi spiega: già nel 2017 la Corte a sezioni unite era andata nella direzione poi ripresa in modo più diretto – o choccante, a seconda dei punti di vista – dall’ordinanza dell’anno scorso. Che aveva già superato l’orientamento di chi fino a quel momento continuava a sostenere: senza notifica è tutto nullo. Anche perché, se mi notificano la cartella ma non ho materialmente la multa, io non ho conoscenza di nulla. 

«A mio giudizio questa ordinanza rimarrà isolata dal coro – è la previsione dell’avvocato Casella –. Ho chiesto anche al tribunale di Lagonegro, che è stato il giudice di seconda istanza prima della Cassazione, di poter avere la sentenza. Ma non me l’hanno ancora inviata». Chiaro che ci sono dei problemi, fanno notare i giudici di pace. Partendo da un’osservazione semplice: un automobilista mica conserva raccomandate e documenti di anni prima. Conclusione? Un legale la vede così: «Io confido sempre nell’inventiva degli avvocati e nelle soluzioni della giurisprudenza. Il diritto è sempre in evoluzione».