Venerdì 26 Aprile 2024

E’ allarme pediatri in Italia. Gimbe: “Ne mancano almeno 840”. L’sos lanciato dai genitori

Il report della fondazione: “Ogni specialista assiste in media quasi 100 bambini in più rispetto al tetto massimo di 800”. Le famiglie: “Non riusciamo a iscrivere i nostri figli”

Roma, 4 maggio 2023 – E’ allarme pediatri in Italia, con una carenza di almeno 840 medici specializzati. E ognuno deve seguire almeno 100 bambini oltre la soglia massimale di 800 piccoli a testa, con picchi di oltre 1.000 assistiti in Piemonte, Toscana e Provincia di Bolzano. A fare i conti è la fondazione Gimbe che che parla di famiglie sempre più in difficoltà con grandi differenze regionali.

In termini assoluti, la media nazionale è di 896 assistiti per medico e a livello regionale solo Umbria (784), Sardegna (788), Sicilia (792) e Molise (798) rimangono al di sotto del massimale senza deroghe; 17 Regioni superano invece la media di 800 assistiti di cui Piemonte (1.092), Provincia Autonoma di Bolzano (1.060) e Toscana (1.057) vanno oltre la media di 1.000 assistiti. Dal 2019 e il 2021 questi professionisti convenzionati con il servizio sanitario nazionale sono diminuiti del 5,5% e i meccanismi di calcolo sul fabbisogno sembrano non essere in grado, secondo un'analisi della Fondazione Gimbe che parla di famiglie sempre più in difficoltà con grandi differenze regionali.

Un pediatra
Un pediatra

"L'allarme sulla carenza dei pediatri di libera scelta - afferma Nino Cartabellotta Presidente della Fondazione Gimbe - oggi è lanciato da genitori di tutte le regioni, da Nord a Sud con narrative dove s'intrecciano questioni burocratiche, mancanza di risposte da parte delle Asl,

pediatri con numeri esorbitanti di assistiti, sino all'impossibilità di esercitare il diritto d'iscrivere i propri figli al pediatra di famiglia con potenziali rischi per la salute, in particolare dei più piccoli e dei più fragili”.

Secondo quanto riportato sul sito del ministero della Salute, il pediatra di libera scelta (pls) - cd. pediatra di famiglia è il medico preposto alla tutela della salute di bambini e ragazzi tra 0 e 14 anni. Ad ogni bambino, sin dalla nascita, deve essere assegnato un pediatra per accedere a servizi e prestazioni inclusi nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e garantiti dal Servizio sanitario nazionale (Ssn).

Criticità attuali: le fasce d’età

Sino al compimento del 6° anno di età i bambini devono essere assistiti per legge da un pediatra, mentre tra i 6 e 14 anni i genitori possono scegliere tra pediatri e medici di medicina generale. Al compimento dei 14 anni la revoca del pediatra è automatica, tranne per pazienti con documentate patologie croniche o disabilità per i quali può essere richiesta una proroga fino al compimento del 16° anno. “Queste regole - spiega Cartabellotta - se da un lato contrastano con la definizione di pediatra come medico preposto alla tutela della salute di bambini e ragazzi tra 0 e 14 anni, dall'altro rappresentano un enorme ostacolo per un'accurata programmazione del fabbisogno di pediatri”. Infatti, secondo i dati Istat al 1° gennaio 2022 la fascia 0-5 anni include più di 2,6 milioni di bambini e quella 6-13 quasi 4,3 milioni: ovvero oltre il 62% della fascia 0-13 anni potrebbe iscriversi ad un medico di medicina generale in base alle preferenze dei genitori.