Giovedì 16 Maggio 2024
Carlo Baroni e Gabriele Nuti
Cronaca

L’operaio toscano tra i dispersi, la forza dello zio di Alessandro D’Andrea: "Non mi arrendo"

Il 37enne originario di Palaia (Pisa) manca ancora all’appello. L’angoscia della famiglia che attende notizie

Palaia (Pisa), 11 aprile 2024 – "Una vicenda tremenda, un’attesa estenuante e carica di angoscia per l’esito di queste ricerche, ma la speranza è sempre l’ultima a morire e noi, tutti, continuiamo a sperare", dice il signor Giuseppe, lo zio della madre di Alessandro D’Andrea, 37 anni, uno dei dispersi sotto l’acqua e le macerie della centrale idroelettrica di Suviana, insieme ad altri colleghi. Stavano lavorando quand’è avvenuto il disastro. D’Andrea è un tecnico specializzato molto esperto, con numerose esperienze anche all’estero. Il 37enne è originario di un piccolo comune del Pisano, Palaia, e segnatamente della frazione di Forcoli dove tutto il paese vive queste ore con il fiato sospeso. D’Andrea da tre anni si era trasferito in Lombardia, insieme alla compagna, anche lei originaria della provincia di Pisa, per lavorare per la Voith di Cinisello Balsamo. "È apprezzatissimo nel suo lavoro, un professionista ormai con tanta esperienza – aggiunge l’anziano zio –. Ha inseguito con grande ambizione questa posizione lavorativa, e i suoi sogni si stavano realizzando tutti". Recentemente aveva anche comprato casa a Milano dove vive anche una sorella che è in polizia, e che in queste ore è rientrata in Toscana per stare vicino a genitori. L’altra sorella, architetto, invece, abita nel comune di Palaia. Il padre di D’Andrea è un pensionato, mentre la madre lavora in una scuola della zona.

Alessandro D'Andrea
Alessandro D'Andrea

"Sono ore terribili – conclude lo zio –, ancora di più da quando hanno sospeso le ricerche, perché l’acqua continua a salire in quell’inferno dov’è finito anche il nostro Alessandro, un ragazzo bravissimo e serio. C’è poco altro da dire, se non sperare".