Giovedì 9 Maggio 2024
SOFIA
Cronaca

L’offerta politica prende forma Serve un partito

Sofia

Ventura

Il Terzo polo, per il momento, sembra esistere. Secondo i primi dati che emergono di queste elezioni una fetta di elettorato, minoritaria, ma non irrilevante, avrebbe rifiutato il bipolarismo ‘estremo’. Un bipolarismo tra una destra ormai maggioritariamente populista e radicale e una sinistra che oscilla tra l’indeterminatezza e la tentazione di seguire sirene estreme, come plasticamente hanno mostrato le scelte sulle alleanze, ancorché ambigue perché compiute non per governare, ma, come dichiarato esplicitamente da Letta, per osteggiare gli avversari. ‘Estremo’ perché basato su una polarizzazione dell’elettorato e delle stesse strategie delle leadership politiche, con la demonizzazione reciproca dell’avversario.

Le performance modeste di Forza Italia e del Pd rendono possibile ipotizzare che tra i loro elettori vi siano state diverse defezioni, anche a favore del centro. Certamente l’ultima uscita di Silvio Berlusconi sulle ‘ragioni’ di Putin non ha aiutato il suo partito, che sarebbe ora superato dal centro di Carlo Calenda. Il quale sembra, quindi, aver vinto la scommessa di dare una prima forma a un’offerta politica che raccoglie un voto genericamente liberale (parlare di liberali in Italia è sempre un azzardo) con connotazioni sia più conservatrici sia più progressiste. Quella forma dovrà però essere consolidata, affinché non sia un’esistenza solo momentanea. Secondo uno studio della Bocconi, riportato due giorni fa da Antonio Polito, il voto per la lista che ha unito Azione e Italia Viva condivide con il voto per partiti come Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle l’essere trainato prevalentemente dalla fiducia nel leader. Per la lista che contiene lo stesso nome di Calenda, in modo quasi esclusivo. E questo è un dato di fragilità. La seconda scommessa sarà convincere che esiste anche un partito.