Lite per la mascherina abbassata L’attore sferra un pugno: a processo

Massimo Popolizio avrebbe colpito nel 2021 un 53enne che si era tirato giù la protezione per soffiarsi il naso. L’aggressione in un mercatino dell’usato nella Capitale. Poi la denuncia della vittima: lesioni personali

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di Loredana Del Ninno

Avrebbe sferrato un pugno in faccia a un 53enne che si era abbassato la mascherina per soffiarsi il naso, all’interno di un mercatino dell’usato della Capitale. L’attore e doppiatore Massimo Popolizio andrà a processo davanti al giudice di pace di Roma per rispondere dell’accusa di lesioni personali. L’aggressione – avvenuta il 23 gennaio dello scorso anno nel pieno della terza ondata di Coronavirus – ha procurato alla vittima una prognosi di 15 giorni.

L’uomo, dopo essersi recato al pronto soccorso, aveva sporto denuncia contro l’artista genovese.

Il capo di imputazione recita che Popolizio – a seguito di una discussione nata perché il 53enne si era abbassato il dispositivo di protezione per "soffiarsi il naso" – lo avrebbe aggredito "colpendolo con un pugno al volto e cagionandogli lesioni al bulbo oculare". La prima udienza del procedimento penale è fissata il prossimo 17 giugno.

Stimato attore di cinema e teatro, doppiatore e regista, Popolizio ha recitato ne Il Divo di Paolo Sorrentino, in Mio fratello è figlio unico, in Benvenuto Presidente e in diverse altre pellicole di successo.

Nel corso della carriera ha prestato la voce a molti divi di Hollywood e a celebri personaggi del grande schermo, tra cui Lord Voldemort, il mago, oscuro antagonista della saga di Harry Potter, interpretato da Ralph Fiennes.

Popolizio sì è formato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, iniziando a collaborare subito dopo il diploma con il regista teatrale Luca Ronconi.

Nel 1995 si è aggiudicato un UBU Award come miglior attore per il suo lavoro in King Lear di Shakespeare e Towards Peer Gynt ispirato all’opera di Ibsen , e ancora nel 2001 per il suo ruolo nella pièce di Carlo Goldoni I gemelli veneziani.

Nel 2006 è la volta dell’Eschilo d’Oro, conferitogli dall’Istituto Nazionale del Teatro Classico.

Il pubblico televisivo lo ricorderà per l’interpretazione nella popolare serie Una grande famiglia, dove indossa i panni del commissario Vincenzo De Lucia. Un personaggio tormentato a causa della malattia che affligge la moglie, che dopo aver fatto luce sul caso chiede soldi in cambio del proprio silenzio.

Popolizio è attualmente in scena con lo spettacolo M il figlio del Secolo, tratto dal best seller di Antonio Scurati (vincitore dello Strega) su Benito Mussolini, che sta riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica, al netto di numerose difficoltà dovute proprio alla pandemia. Le repliche previste la settimana scorsa al Teatro Argentina di Roma sono state infatti annullate per un caso di positività al Covid-19 riscontrato nella compagnia.

"Complicatissimo, una specie di Vietnam – aveva dichiarato l’attore pochi giorni prima in un’intervista –. Già durante le prime prove a Milano abbiamo dovuto far fronte a difficoltà di ogni tipo. Basti pensare che nel cast sono stati registrati ben 19 casi di positività durante l’allestimento, senza contare il fatto che, ad ogni singolo riscontro di infezione, tutti noi abbiamo dovuto indossare la mascherina. E non è esattamente agevole lavorare con microfoni e mascherine!".