Ieri in viale Romagna è arrivata Ginevra, la fidanzata di Manuel (a destra), giunta dalla Liguria a Rozzano. La prima cosa che ha fatto: andare sul posto dove il suo Manuel è stato ammazzato. Lì ha lasciato un mazzo di fiori e le iniziali ’G e M’ con un cuore. Poi è andata a trovare la mamma, il fratello e la sorella di Manuel. Ha raccontato della lunga notte fra giovedì e venerdì, quando attendeva quel messaggio che Manuel stava scrivendo e non è mai arrivato: "Non riuscivo a capire – ripete –. Lui spesso quando tornava a casa mi messaggiava, così io gli facevo compagnia durante il tragitto di ritorno. A volte era lui che mi diceva: ’Vai a letto che sei stanca e hai lavorato anche tu’. Ma accadeva poche volte che andavo a dormire, volevo sempre ascoltarlo". Quando ha visto che era rimasto in sospeso il messaggio, ha cominciato ad avere paura. "Per tutta la notte ho pensato che era successo qualcosa, perché non era mai accaduto. Ma non avrei mai immaginato che l’avessero ammazzato". Ginevra, mentre racconta le ultime ore vissute in rete col suo fidanzato, si siede a terra vicino su quel muretto, su quel marciapiede dove Manuel ha perso la vita. Dopo aver posato il mazzo di fiori, fra le decine di altri fiori: "Lo amo tanto, è ancora vicino a me". Nei suoi occhi si leggeva la sofferenza, ma anche la rabbia: "Dovevamo partire per una vacanza e invece ora non c’è più".
Massimiliano Saggese