Ginevra, 12 maggio 2025 – Gli Stati Uniti e la Cina ridurranno i loro reciproci dazi doganali punitivi al 30% per i prodotti cinesi importati in America e al 10% per i prodotti americani importati in Cina: lo ha spiegato a Ginevra il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer. Dopo mesi di guerra commerciale e due giorni di negoziati nel fine settimana a Ginevra, le due parti hanno abbassato i loro dazi doganali di 115 punti percentuali per un periodo di 90 giorni, mentre i negoziati proseguono, hanno spiegato Greer e il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent.
La sospensione entrerà in vigore "entro il 14 maggio".

Entro il 14 maggio, gli Stati Uniti "modificheranno l'applicazione dell'aliquota aggiuntiva ad valorem sui dazi doganali di origine cinese (inclusi quelli delle regioni speciali di Hong Kong e Macao), sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni, mantenendo al contempo la restante aliquota ad valorem del 10% su tali articoli". La Cina, da parte sua, modificherà di conseguenza l'applicazione dell'aliquota aggiuntiva ad valorem sugli articoli degli Stati Uniti, "sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni e mantenendo al contempo la restante aliquota aggiuntiva ad valorem del 10% su tali articoli". Dopo aver adottato le misure concordate, "le parti istituiranno un meccanismo per proseguire le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali”.
"Entrambe le parti hanno dimostrato grande rispetto" durante i colloqui del fine settimana Ginevra tra le delegazioni di Usa e Cina, ha aggiunto il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, come riporta il Guardian. "Abbiamo entrambi interesse a relazioni commerciali equilibrate", ha aggiunto, sottolineando come le due delegazioni siano state d'accordo sul fatto che "nessuna parte vuole un decoupling".
La tregua sui dazi spinge le Borse
Wall Street chiude in volata sulla scia delle speranze di una de-escalation della guerra commerciale globale, dopo la sospensione temporanea della maggior parte dei maxi-dazi che Stati Uniti e Cina si erano imposti reciprocamente. Alla fine delle contrattazioni, il Dow Jones sale del 2,81% a 42.410,10 punti, lo S&P 500 guadagna il 3,26% a 5.844,44 punti e il Nasdaq balza del 4,35% a 18.708,34. Il settore tech guida i guadagni dopo la svolta sui dazi tra Washington e Pechino.
Chiudono in rialzo le principali borse europee. Parigi ha guadagnato l'1,37% a 7.850 punti, Londra lo 0,59% a 8.604 punti, Francoforte lo 0,29% a 23.566 punti e Madrid lo 0,86% a 13.659 punti. Anche Piazza Affari chiude in rialzo, in linea con le altre borse europee, e sulla scia di Wall Street. L'indice Ftse Mib registra un +1,40% a quota 39.921 punti. I mercati tirano un sospiro di sollievo dopo l'annuncio congiunto delle due super potenze, Usa e Cina, di una sospensione per 90 giorni di parte delle tariffe punitive imposte da Trump.
Sul fronte valutario, in rialzo anche il dollaro, che estende un rally di tre settimane grazie ai progressi compiuti dall'amministrazione Trump nei negoziati commerciali con la Cina. L'euro a fine giornata passa di mano a 1,1104 dollari, in callo dell'1,27% e a 164,46 yen (+0,59%). Il biglietto verde si rafforza anche nei confronti della divisa giapponese a 148,08 (+1,88%). Quanto alle obbligazioni, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi chiude a 102,5 punti, in lieve calo rispetto ai 103 punti dell'avvio e rispetto ai 105 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento sale al 3,665%.