Uno schianto terribile al casello. Tre vittime e sette feriti all’uscita dell’autostrada A12, la strada delle vacanze. L’apocalisse si scatena alle 13 di una domenica due giugno con poco traffico, complice l’assenza del classico ponte. Improvvisamente un’auto scura, una Honda Hrv, piomba a forte velocità sulla stazione di pagamento e si infila in una corsia dove ci sono due auto ferme per il pedaggio. L’impatto è terribile. Prima investe una Fiat 500 X rossa, poi vola a mezza altezza, travolge la cabina del casellante e atterra colpendo un suv Hyundai.
Nell’urto, violentissimo, muoiono due coniugi tedeschi a bordo dell’Honda, Robert Frienderich di 61 anni, Cornelia Schubert di 68 anni. E muore anche un giovane fiorentino che era sulla Fiat 500 X, Marco Acciai, di 21 anni. Miracolosamente e grazie ai sistemi di sicurezza delle auto, si salvano dalla strage la ragazza che era alla guida della Fiat 500 e i quattro occupanti del suv Hyundai, una famiglia di origine ucraina con due bambini di 3 e 6 anni, la madre dei piccoli e la nonna. Esce con qualche ferita, ma sulle proprie gambe anche il dipendente della società autostrade che si trovava nella cabina del casello, letteralmente divelto e rovesciato nell’urto. Ferito lievemente infine un bambino di tre anni che si trovava sul sedile posteriore di un’auto in una corsia accanto a quella dove è avvenuto l’incidente: il lunotto della macchina è stato colpito dai detriti dell’urto e il vetro è scoppiato. Il colpo è stato così violento che pezzi delle auto si sono incastrati anche sulla tettoia del casello a oltre 4 metri d’altezza. I vigili del fuoco di Cecina e Livorno hanno dovuto lavorare a lungo per estrarre i corpi delle auto schiacciate. Un compito pietoso anche nella raccolta degli effetti personali sparsi sull’asfalto, i bagagli delle vacanze e gli ombrelloni per il mare che raccontavano di famiglie dirette verso le spiagge.
L’autostrada A12, nel tratto finale da Livormo a Rosignano, è infatti percorsa, in estate e nei fine settimana, da migliaia di turisti che raggiungono le spiagge della Costa Etrusca (6,3 milioni di presenze annuali) e l’isola d’Elba (quasi 4 milioni di presenze annuali). Il casello di Rosignano è uno dei più affollati. Ieri, però, all’una della domenica, non era certo un momento di punta del traffico e anche per questo l’incidente è ancora più difficile da spiegare. Sul posto le ambulanze del 118 che hanno trasportato i feriti all’ospedale di Livorno dove è stata attivata la procedura di hospital disaster manager. Per fortuna nessuno dei feriti è in gravi condizioni.
Sull’incidente indaga la Polizia Stradale intervenuta con pattuglie dell’Autostrada e della superstrada Aurelia. Sul posto anche la dirigente del comando provinciale di Livorno dottoressa Agnese Pane. "Un incidente gravissimo – spiega – stiamo raccogliendo tutti gli elementi per accertare i fatti. Dalle testimonianze sappiamo che l’auto scura è arrivata alla barriera di Rosignano a forte velocità. I veicoli sono posti sotto sequestro e acquisiremo anche le immagini delle telecamere". Il casellante, che abita a Cecina, ha detto: "l’auto è arrivata all’improvviso e a forte velocità". Al momento non ci sono certezze, ma tra le ipotesi al vaglio c’è quella di un malore che potrebbe aver colto il conducente della Honda, al posto di guida è stato trovato l’uomo tedesco: sarà disposta l’autopsia per accertare se la morte è dovuta ai traumi dell’incidente oppure se ci sia stato un infarto o un altro tipo di malore che possa aver determinato la perdita di controllo della vettura. Di certo ieri, al momento dell’incidente, le condizioni di visibilità erano ottime, non pioveva e la barriera di Rosignano è preceduta da un lungo e largo rettilineo. Il casello è composto da numerose porte e quindi anche in caso di rottura dei freni sarebbe sempre stato possibile cercare di evitare l’impatto con altre vetture.
Luca Fiippi
Maila Papi