Giovedì 16 Maggio 2024
FABIO CASTORI
Cronaca

Il femminicidio di Aosta. Lo strazio del papà della ventenne: "La sua morte non sia vana"

In Francia l’ex fidanzato di Auriane Laisne è stato condannato a sei mesi per maltrattamenti. La procura valdostana è in attesa dell’estradizione: in Italia Sohaib Teima è accusato di omicidio.

Il femminicidio di Aosta. Lo strazio del  papà della ventenne: "La sua morte non sia vana"

Il femminicidio di Aosta. Lo strazio del papà della ventenne: "La sua morte non sia vana"

Un processo acceso, pieno di colpi di scena e scontri tra difesa, accusa e il legale della famiglia della vittima. Questo e molto altro è accaduto nella udienza fiume, finita poco prima della mezzanotte di ieri, al termine della quale la presidente del tribunale correzionale di Grenoble, Catherine Lanza-Perret, ha condannato a sei mesi di carcere Sohaib Teima, Il 21enne italiano di origini egiziane residente a Fermo che si trova in Francia per gli studi universitari. Il giovane è stato ritenuto responsabile di maltrattamenti e minacce nei confronti della ex fidanzata, la 22enne di Lione Auriane Laisne. Teima è anche gravemente indiziato dalla Procura di Aosta di aver ucciso la ragazza tra il 26 e 27 marzo nella chiesetta diroccata di Equilivaz, un villaggio abbandonato vicino La Salle. Presenti in aula, oltre all’imputato e sua madre, anche il padre della vittima, la moglie e il figlio minore.

Il papà della ragazza, rimasto nell’ombra fino ad oggi, ha rotto il silenzio con una toccante lettera. Una sorta di manifesto contro la violenza sulle donne, con parole talvolta dure, talvolta commoventi, che non chiamano mai per nome il presunto assassino, ma che traboccano di rabbia per un destino a suo avviso evitabile: "Sono davanti a voi in omaggio a Auriane, in onore del coraggio che ha avuto. Coraggio di aver creduto di poter rendere migliore il suo aguzzino… Coraggio di aver sopportato i numerosi e ripetuti atti di violenza, coraggio di aver sopportato sequestri, anche per mano della madre del suo boia, complice del figlio, che criticava Auriane per non essere stata abbastanza gentile e obbediente. Coraggio per aver retto di fronte all’arrivo a casa sua della zia e del cugino dell’aguzzino, inviati per spingerla a ritirare la denuncia. Coraggio di Auriane per essersi spinta a preoccuparsi più per noi, la sua famiglia, che per sé stessa….. Anch’io devo ‘alzarmi’, stare dritto affinché questo ulteriore femminicidio non sia vano. Devo fare la mia parte perché i fallimenti e le disfunzioni della giustizia non si ripetano".

Poi il padre di Auriane si fa alcune domande su un delitto che si poteva evitare: "Perché il carnefice è riuscito ad avvicinarsi a mia figlia nonostante l’ordine giudiziario di divieto di incontrarsi? Perché non gli è stato imposto di indossare un braccialetto elettronico? Perché, quando a febbraio era stata chiesta la custodia cautelare dell’aguzzino, la Procura di Lione non ha ritenuto opportuno dare seguito a questa decisione, lasciando così che questo dramma potesse giungere a compimento?". Intanto, sul fronte delle indagini per l’omicidio, la Procura di Aosta è in attesa dell’estradizione. Nel frattempo, dopo il processo, Teima è stato ricondotto in carcere in attesa di capire se dovrà scontare la pena in Francia.