Giovedì 25 Aprile 2024

I paradossi dell’arte Statua in frantumi Ma forse è un bene: valgono più i cocci

Una visitatrice fa cadere un’opera di Koons da 42mila dollari

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di Viviana Ponchia

Nel 1973 in Germania al Castello di Morsbroich la vasca incerottata di Joseph Beuys viene ripulita dagli addetti delle pulizia e utilizzata per tenerci in fresco la birra. Nel 1978 alla Biennale di Venezia un imbianchino spennella una porta senza sapere che si tratta di un capolavoro di Marcel Duchamp. Nel 2011 al museo d’arte di Dortmund una dipendente distrugge l’installazione di Martin Kipperberger scambiando per rifiuti il contenuto in gesso di una bacinella.

Quindi la signora che a Miami ha picchiettato su un’opera di Jeff Koons da 42mila dollari e l’ha mandata in mille pezzi stia serena, non è la prima. Hanno visto tutto, hanno filmato. Si è avvicinata a un pezzo della serie in fibra di vetro Balloon Dog per capire se fosse veramente un palloncino a forma di cane, tocca qui e tocca là l’ha fatta cadere. Per completare il quadro surreale alcuni presenti hanno pensato che si trattasse di una performance. La colpa della visitatrice americana all’Art Wynwood era solo volere capire. Toccare con mano. Verificare.

È già stata assolta: il consulente artistico della società che sponsorizza l’esponente del neo-pop ha detto al Miami Herald che non voleva rompere niente e che l’assicurazione coprirà il danno. Senza contare che i cocci del Balloon Dog ora potrebbero valere molto più della statua intera. I malevoli sostengono che l’arte contemporanea è solo spazzatura, qualcuno prende la cosa alla lettera.

Successe anche a Bolzano dove le signore delle pulizie gettarono nel bidone l’installazione Dove andiamo a ballare questa sera di Goldschmied&Chiari e che riproduceva i resti di una festa finita. Bottiglie, bicchieri, coriandoli e mozziconi e per fortuna grazie a un’encomiabile raccolta differenziata tutto fu rimesso al suo posto.

Speculare a queste sviste è stata per contrappasso la moda di abbandonare nei musei oggetti di uso quotidiano per vedere se qualcuno li scambiava per opere d’arte. Due amici burloni hanno comprato un ananas e l’hanno installato su una cassa bianca all’interno della mostra Look Again, in Scozia. In un attimo il frutto esotico è stato messo sotto vetro e ha riscosso un buon successo di pubblico e critica.