Grillini al bivio: la linea ’Conte o morte’ divide

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"Siamo compatti come gesso...", ironizza una fonte parlamentare dei 5 Stelle. Una battuta che ha un suo fondamento se è vero che, in queste ore, nel Movimento è diventato difficile trovare letture coincidenti anche sulle cose più banali. L’assemblea dei deputati e senatori di ieri notte lo ha dimostrato. Basti pensare che si va dal senatore ed ex ministro Danilo Toninelli che propone un "nuovo contratto per tutelaarci da Italia Viva" a un deputato che, secondo quando riferiscono diverse fonti, ha proposto invece di trattare con Renzi e "ripartire dalla stessa maggioranza". Diversi hanno sottolineato come, anche negli ambienti renziani, ci siano i cosiddetti ’pentiti della crisi’. La linea, comunque, ufficialmente è sempre le stessa: fare quadrato attorno a Giuseppe Conte e sostenerne il reincarico. "È l’unica persona che in questa fase storica può rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza", insiste il capo politico Vito Crimi. A complicare le cose, la fatwa lanciata dall’area Di Battista contro il leader di Iv.

Di elezioni, che avrebbero dovuto rappresentare l’arma ’fine di mondo’ contro Renzi, si parla però malvolentieri. E, d’altra parte, con 191 deputati e 92 senatori, il Movimento sa di essere una forza difficile da aggirare per comporre una maggioranza. E le voci di una sostituzione di Conte con Luigi Di Maio o Patuanelli? Prudenza "o li si brucia".