Covid, Gimbe: "Sì al superamento dei colori, no a semplificazione di convivenza"

La Fondazione nel report sull'ultima settimana ha rilevato un lieve calo nei contagi, ma un aumento dei decessi. Crollo della prima dose per fascia di età tra 5 e 11 anni e over 50

Roma, 27 gennaio 2022 - La Fondazione Gimbe dice sì al superamento del sistema dei colori e la sospensione del contact tracing. Ma respinge le proposte che arrivano dalle Regioni verso la semplificazione della convivenza con il virus, "inaccettabili", anche se la fotogafia del monitoraggio che la stessa Fondazione ha effettuato nell'ultima settimana, 19-25 gennaio, mostra un'inversione della curva dei nuovi casi. 

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Quindi negli ultimi sette giorni Gimbe rileva una lieve flessione di nuovi contagi, meno 3,7%, e di terapie intensive, -1,4%. Ma aumentano ricoveri in area medica (+3%) e decessi, una crescita del 11,2%. A livello di vaccinazioni si vede un crollo delle prime dosi sia per la fascia di età 5-11 anni, con meno 35,6%, e gli over 50 (-25,6%). Inoltre dal monitoraggio si apprende che nella settimana 19-25 gennaio in 12 Regioni si è avuto un incremento percentuale dei contagi, e in 51 Province l'incidenza di nuovi casi supera i 2.000 casi per 100.000 abitanti.

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Sommario

Scendono i contagi, salgono i morti

Nell'ultima settimana, 19-25 gennaio, si sta assistendo un'inversione della curva dei nuovi contagi: 1.197.970 rispetto ai 1.243.789 di 7 giorni prima, una flessione del 3,7%. Non invece per quanto riguarda le strutture ospedaliere, dove i ricoveri aumentano del 3% in area medica (sono 20.037, erano 19.448), mentre scendomo dell'1,4% quelli in terapia intensiva (1.691 rispetto a 1.715). Salgono anche i decessi arrivano a 2.519 contro i 2.266 della settimana precedente, +11,2%. 

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Crollo prima dose

Sempre nella settimana 19-25 gennaio scendono visibilmente un crollo del 30,9% dei nuovi vaccinati che registrano 355.309 rispetto ai 514.324 della settimana precedente. Nel dato è racchiuso anche il 43,9% dei bambini tra 5 e 11 anni, che scendono rispetto alla settimana precedente (-35,6%). Sembra essersi esaurito l'impulso dato dall'obbligo della vaccinazione per gli over 50 che si attestano a 96.957, pari a -25,6% rispetto alla settimana precedente.

Ok a superamento colori

Il superamento del sistema dei colori e il contact tracing secondo la Fondazione Gimbe sono proposte "pienamente condivisibili". E  nel monitoraggio si legge: "Innanzitutto, non sussistono attualmente differenze tra zona bianca e zona gialla e per la zona arancione le (poche) regole restrittive si applicano esclusivamente alle persone non vaccinate in secondo luogo, le Regioni possono aumentare il numero di posti letto Covid-19 per evitare zone dai 'colori più intensi' ma determinando conseguenze rilevanti in termini di mancata assistenza a pazienti con altre patologie; infine, è opportuno che siano le Regioni a istituire zone rosse, anche locali, in relazione alla circolazione del virus, al sovraccarico ospedaliero e ai ritardi delle cure in pazienti non Covid". E il contact tracing, scrive Gimbe, "con l'attuale numero di positivi il contact tracing non è sostenibile né fattibile, né contribuisce in maniera efficace a rallentare la crescita dei casi".

No semplificazione convivenza

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, contrario alle proposte delle Regioni: "Nonostante ci troviamo ancora in uno scenario caratterizzato da un'elevata circolazione del virus e da una forte pressione sugli ospedali con pesanti ricadute sull'assistenza ai pazienti non Covid, le Regioni spingono per semplificare le regole di convivenza con il SARS-CoV-2 mettendo sul tavolo varie proposte da discutere con il Governo. Proposte su cui la Fondazione Gimbe ha condotto un'analisi per valutarne la coerenza con le evidenze scientifiche e la fattibilità pratica".  Inaccetabili le proposte alla "revisione delle misure inerenti la sorveglianza sanitaria", distinguendo "fra i casi positivi asintomatici e quelli con sintomatologia correlata". Come inaccettabile la "proposta di aggiornamento delle misure di isolamento dei lavoratori dei servizi essenziali", con "riduzione dei giorni di isolamento (pari a 3 giorni dall'inizio dei sintomi e ulteriori 3 giorni di obbligo mascherina Ffp2, favorendo l'auto-sorveglianza)", "perché non esistono evidenze scientifiche per supportare il termine dell'isolamento per i positivi - indipendentemente dal loro status vaccinale - dopo 3 giorni dalla comparsa dei sintomi, senza accertarne la negatività con tampone antigenico o molecolare". E "non accettabile" anche la proposta di "revisione e superamento dell'attuale sistema di sorveglianza nelle scuole, procedendo alla sospensione della didattica in presenza solo per i soggetti sintomatici; sospensione del contact tracing e mantenimento dell'auto-sorveglianza". Infine non alla proposta di "revisione della classificazione dei ricoveri Covid, tenuto conto che al momento tutti i pazienti ricoverati, anche per altre patologie, se positivi vengono conteggiati come ricoverati per le conseguenze da Covid". 

Casi in salita in 12 regioni

Sono 51 le Province in cui l'incidenza supera i 2.000 casi per 100.000 abitanti, nella settimana 19-25 gennaio. In 12 Regioni l'incremento percentuale dei contagi è aumenttato, dal 0,7% dell'Umbria al 38,1% delle Marche. Mentre in 9 regioni in atto una riduzione: dal -1,4% dell'Abruzzo al -35,8% della Calabria. 

Le 51 province con più di 2000 casi per 100 mila abitanti sono: Bolzano (3.466), Forlì-Cesena (3.441), Vicenza (3.350), Ravenna (3.287), Rimini (3.281), Verona (3.266), Treviso (3.122), Rovigo (2.930), Padova (2.923), Pordenone (2.918), Trento (2.866), Bologna (2.781), Barletta-Andria-Trani (2.745), Belluno (2.735), Ascoli Piceno (2.707), Reggio nell'Emilia (2.702), Modena (2.698), Pesaro e Urbino (2.698), Genova (2.672), Fermo (2.655), Livorno (2.598), Venezia (2.577), Biella (2.499), Firenze (2.487), Imperia (2.458), Ferrara (2.458), Macerata (2.450), Udine (2.436), Brindisi (2.401), Bari (2.396), Ancona (2.387), Trieste (2.363), Parma (2.360), Pistoia (2.358), Mantova (2.339), Torino (2.322), Gorizia (2.303), Brescia (2.302), Pisa (2.287), Taranto (2.283), Savona (2.273), Foggia (2.225), Aosta (2.222), Piacenza (2.216), La Spezia (2.173), Prato (2.129), Teramo (2.063), Lecce (2.030), Grosseto (2.023), Arezzo (2.012) e Cuneo (2.002). 

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