Mercoledì 24 Aprile 2024

Faccia a faccia a Bali Ora Biden è più forte Il summit con Xi Jinping può segnare una svolta

Oggi l’incontro tra i presidenti di Stati Uniti e Cina alla vigilia del G20. Sul tavolo la questione dei semiconduttori, Taiwan e la guerra in Ucraina. La congiuntura economica mondiale favorisce il dialogo tra le potenze

di Cesare De Carlo

WASHINGTON

Low expectations, prevedono i guru del Center for Strategic and International Studies, prestigioso Think Tank di Washington. Dall’incontro di oggi a Bali, Indonesia, fra il presidente americano Joe Biden e il presidente dittatore cinese Xi Jinping, non ci si deve attendere troppo. E nemmeno molto. Comunque più dell’inconclusivo G20 di domani. Sulla sostanza prevarrà la forma, vale a dire il tono delle relazioni fra i due interlocutori. Xi si dimostrerà presumibilmente meno assertivo di quanto non fosse prima del 6 novembre. Il motivo: non avrà di fronte un’anatra zoppa. Dopo le elezioni di medio termine, infatti, Biden non è diventato – come temeva – l’anatra della metafora politica. Anzi ne è uscito rafforzato considerando che 27 volte su 31 il voto a metà del mandato presidenziale si risolve in una perdita di seggi per il partito che occupa la Casa Bianca. Di seggi invece i democratici ne hanno persi meno del previsto. Hanno mantenuto la maggioranza al Senato in attesa di sapere – scrutinio infinito – se davvero la Camera sia passata ai repubblicani. Dunque esultanza fra i primi. Delusione fra i secondi che ne danno la colpa alla perdurante "tossicità" (Wall Street Journal) di Donald Trump.

RELAZIONI DIPLOMATICHE

Xi si troverà di fronte un Biden rinfrancato. E benchè in una cornice interlocutoria, i suoi colloqui potrebbero migliorare o almeno avviare un miglioramento nelle relazioni diplomatiche bilaterali. È importante per tutti.

Cina comunista e Stati Uniti sono le due maggiori potenze sul piano economico. E dunque da loro dipende la congiuntura universale. Quanto a lungo durerà la recessione che si annuncia sulle due sponde dell’Atlantico? Quanto ancora saliranno l’inflazione e i tassi di interesse? Il rallentamento inflazionistico sul mercato americano lascia presagire qualcosa di simile anche in Europa? Le Banche Centrali alleggeriranno la pressione?

PRODUZIONE IN PATRIA

E ancora: quanto profondo sarà il friendshoring che è l’opposto di outsourcing? Quest’ultimo era la delocalizzazione della produzione nei Paesi con basso costo del lavoro, in Cina in primo luogo. Il primo ha una portata opposta: dopo il Covid molte produzioni vengono riportate in patria o in Paesi alleati e amici. Soprattutto nel campo di semiconduttori, pannelli solari, batterie per auto elettriche (la Cina come ho già scritto cerca di mettere le mani sulle materie prime canadesi). Ne ha parlato alla vigilia del vertice, il primo in persona fra i due presidenti dopo cinque incontri virtuali, il segretario al Tesoro, la signora Janet Yellen. Il controllo dei semiconduttori è una questione di sicurezza nazionale. Una fonte del Pentagono ha spiegato: non vogliamo che i cinesi li sfruttino a scopi militari.

La Cina è un gigante economico, non ancora militare. Anzi, ora più di prima dopo il disastro della campagna russa in Ucraina, Xi si rende conto di non poter sfidare gli Stati Uniti. Il suo esercito è equipaggiato con armamenti russi che in Ucraina sono stati decimati. Ipotizzabile dunque una maggiore prudenza nel suo revanscismo anacronistico per Taiwan.

CRESCITA DIMEZZATA

E a proposito dell’Ucraina dall’incontro di Bali possono uscire indicazioni sui limiti dell’appoggio di Xi a Vladimir Putin. Sino a che punto si spingerà la sua amicizia "solida come una roccia" (così il suo portavoce)? E di riflesso sino a che punto gli converrà mantenerla, considerando che la crisi

energetica dell’Europa si ripercuote negativamente anche in

Cina? La crescita prevista si è dimezzata.

Infine c’è la questione nordcoreana. La Cina del revisionismo

comunista è l’alleata naturale della Corea del Nord del perdurante stalinismo di Kim Jong-un. E i suoi ripetuti test missilistici compromettono gli affari con Giappone e Corea del Sud.

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