Elezioni 2020, il Coronavirus non ferma l'election day. Tutte le difficoltà

In Puglia file davanti alle scuole, i coordinatori del centro destra contattano prefetti. A Roma Anzaldi: "Disservizi per schede elettorali". De Laurentis: "Il Napoli appoggia De Luca". E subito le reazioni: "Non può usare il Napoli per fare propaganda politica ad un suo amico". All'interno di un seggio in una scuola di Procida trovate schede occultate in un cassetto

Seggi (Imagoeconomica)

Seggi (Imagoeconomica)

Roma, 20 settembre 2020 - Oggi e domani tutto ruota attorno all'election day. Dalle 7 di questa mattina i seggi saranno aperti fino alle 15 di domani per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, per le regionali in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia e Valle d'Aosta e per le Amministrative in 1.178 Comuni.  Si attendono i dati dell'affluenza alle urne, ma intanto vediamo come sta andando in varie zone d'Italia, sopratutto vista l'epidemia di Coronavirus, una variabile importante del voto.

La prima giornata: alle 23 affluenza attorno al 40%

Le difficoltà nelle principali città

Il Comune di Roma si è trovato a dover sostituire ben 760 presidenti sui circa 2.600 seggi. "Un numero enorme coperto in tempi record. Abbiamo dovuto richiamare in servizio anche 250 agenti della Polizia Locale di Roma Capitale - ha detto la sindaca Virginia Raggi - molti dei quali durante la notte".  A Napoli le surroghe hanno riguardato 250 presidenti su 860.  A Torino i presidenti rinunciatari sono stati 506 su 919 e gli scrutatori 1.487 su 2.800. "Quello degli uffici - ha detto la sindaca Chiara Appendino - è stato un lavoro enorme, andato avanti fino a tarda notte".  Milano ha dovuto sostituire 178 presidenti e 1.620 scrutatori. "Credo - ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala - che sia l'effetto del timore relativo al Covid. Per fortuna Milano ha risposto: sono contento che ci sia stata anche una risposta dei dipendenti comunali". 

Code e tamponi

Un piano è stato attivato per evitare gli assembramenti fuori dagli edifici sedi di seggio, anche con l'ausilio dei volontari di Protezione civile per dare la precedenza ad anziani e soggetti fragili.  A Venezia in tarda mattinata si sono comunque registrate file di una decina di minuti, anche per il fatto che gli elettori devono compilare quattro schede diverse: per le Regionali, per le Comunali, per la Municipalità e per il Referendum. Sempre in Veneto, a Padova e provincia 1.300 addetti ai seggi si sono sottoposti a tampone: 2 i positivi al Coronavirus. 

Seggi chiusi e riaperti

A Genova un seggio elettorale è stato chiuso perchè il presidente è stato male nella notte con febbre alta e sintomi che potevano far pensare al Covid (il tampone in seguito è risultato negativo). È stato aperto inizialmente da un sostituto, ma poi chiuso per precauzione e riaperto in tarda mattinata dopo la sanificazione dei locali e la sostituzione di tutto il personale del seggio.  Caso analogo a Sassari per uno scrutatore risultato contagiato: il personale è stato sostituito e il seggio trasferito in un'altra aula del'edificio. A Calendasco (Piacenza) sono state sospese per qualche ore le operazioni elettorali in un seggio per la presenza di un operatore positivo al Covid. Sostituito tutto il personale della sezione. 

Le schede in un cassetto

Presidente e segretario cambiati anche a Procida (Napoli), ma il Coronavirus in questo caso non c'entra: è successo che dopo la chiusura delle operazioni di preparazione al voto in un cassetto del seggio sono state trovate dieci schede elettorali timbrate. A Sanremo è intervenuta la polizia per per un elettore che non voleva igienizzarsi le mani prima del voto. L'uomo, che tuttavia indossava la mascherina, a richiesta del personale di usare la soluzione alcolica si è rifiutato per motivi ancora poco chiari, dando in escandescenze. Alla fine gli agenti sono riusciti a riportarlo alla calma e a convincerlo a seguire il protocollo sanitario. A Matera due persone denunciate dalla Polizia per aver fotografato con il telefono cellulare la scheda che avevano appena votato. 

Il voto domiciliare

In 1.820 sottoposti alla quarantena hanno usufruito del voto domiciliare. Tra di loro anche Silvio Berlusconi ad Arcore. Mentre Paolina Spalazzi, una 92enne disabile al 100%, non ha voluto rinunciare a recarsi al seggio ad Ancona. Vi è stata portata dalla Croce Gialla accompagnata dal figlio, munita di mascherina e torcia elettrica perchè l'anziana ha anche problemi di vista. La sua uscita dalla cabina elettorale è stata salutata da un applauso. Ma la donna è stata superata da Margherita Rusciano, andata a votare all'età di 104 anni a San Giorgio a Cremano (Napoli), dove il nipote è in corsa per ridiventare sindaco. 

 

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Polemiche su De Laurentiis

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in un tweet invece ha confermato il suo appoggio al presidente uscente alle elezioni regionali in programma oggi e domani: "Cari Campani, il Napoli sostiene la candidatura di De Luca per il secondo quinquennio di presidenza della Campania. Oggi è l'unico politico che può risollevare le sorti della Regione a livello nazionale e internazionale. Non abbiate dubbi. È lui l'uomo migliore del momento". Il tweet ha scatenato una serie di reazioni, tra cui diverse negative nei commenti sull'opportunità del tweet e in particolare sul fatto che il Napoli sostenga la candidatura: "Non può usare il Napoli per fare propaganda politica ad un suo amico. Parli a nome suo, non usi la nostra fede per la politica", scrive un tifoso. Critiche al tweet sono arrivate anche da club di tifosi della Torretta, dei Quartieri Spagnoli, di Gragnano e di Scafati.

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