Sabato 31 Agosto 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Cronaca

La prof che omaggiò l’ex Br Balzerani: "Intimidita a lezione". La Sapienza: tutto regolare

Donatella Di Cesare punta l’indice su Forza Italia Giovani: un blitz squadrista. La replica: "Una protesta silenziosa". In aula i ritratti delle vittime di terrorismo

Roma, 15 marzo 2024 – La professoressa Donatella Di Cesare denuncia "intimidazioni squadriste" da parte dei giovani di Forza Italia durante le sue lezioni. E loro replicano: è stato un flash mob silenzioso e non violento che si è svolto prima dell’inizio del corso. Di Cesare, finita nella bufera per un post d’addio su X alla brigatista rossa Barbara Balzerani poi cancellato, sul suo profilo Facebook pubblica un video che mostra sette giovani mentre tengono in mano i ritratti di alcune vittime del terrorismo rosso e lo striscione "Forza Italia Giovani ricorda" nell’aula in cui si svolge il corso su Walter Benjamin della docente di filosofia de La Sapienza. "È la seconda volta che le lezioni vengono interrotte. Non mi viene consentito di svolgere il mio insegnamento, così come viene violato il diritto degli studenti. Non una pagliacciata, ma una violenta azione di squadrismo", scrive sul social network.

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Botta e risposta

Il video e le foto si riferiscono a fatti accaduti giovedì. E a quel punto interviene la preside della facoltà di Lettere e Filosofia Arianna Punzi: "Le contestazioni ci sono state, ma non hanno impedito alla docente di svolgere regolarmente le lezioni", spiega. Ma poi arriva la controreplica proprio di Di Cesare: "Temo che non ci siano le condizioni per un normale svolgimento dell’attività didattica. Si è trattato di un’azione squadristica di elementi esterni all’università, molto violenta. A mia memoria non si era mai verificato un episodio come questo al Dipartimento di Filosofia della Sapienza. È stata violata la sacralità dell’aula, che gli organi competenti dovrebbero tutelare".

La replica di FI

A questo punto interviene il coordinamento di Forza Italia Giovani Roma Capitale, che fa sapere di aver svolto "un flash mob silenzioso e non violento prima dell’inizio della lezione della professoressa. I ragazzi si sono limitati a entrare in aula mostrando le immagini degli uomini uccisi dalle Brigate Rosse durante gli anni di piombo. Nulla che impedisse il regolare svolgimento della lezione, come ha confermato anche la preside della Facoltà". E il segretario nazionale del movimento giovanile azzurro Stefano Benigni rincara la dose: "L’università deve essere libera, e la professoressa, se vuole continuare a manifestare la sua ammirazione per le Brigate Rosse, dovrebbe dimettersi. Auspichiamo che il vertice de La Sapienza e il ministero dell’Università avviino un’indagine sul suo comportamento".

Di Cesare e Balzerani

Barbara Balzerani (a sinistra) e il post, poi rimosso, di Donatella Di Cesare (a destra)
Barbara Balzerani (a sinistra) e il post, poi rimosso, di Donatella Di Cesare (a destra)

A proposito della morte di Balzerani, Di Cesare aveva scritto su X: "La tua rivoluzione è stata anche la mia". Poi aveva cancellato tutto, sostenendo che la sua fosse "compassione umana" e di aver sempre "condannato la violenza politica". Ieri con lei si è schierato Massimo Cacciari: "Che per una battuta certo male interpretabile le autorità accademiche possano pensare a provvedimenti disciplinari è semplicemente pazzesco".