Roma, 5 marzo 2024 – È polemica per un messaggio, poi rimosso dai canali social, dedicato all’ex brigatista Barbara Balzerani pubblicato da Donatella Di Cesare, professoressa di Filosofia teoretica dell’Università La Sapienza di Roma. “La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna”. Questo è il post, assieme a foto ed hashtag di Barbara Balzerani, diffuso sui canali social da Di Cesare e poi rimosso, ma intercettato dal responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli che l’ha riprodotto e poi rilanciato con un suo post. "Ma davvero Donatella Di Cesare ha fatto questo post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le Br rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l'omicidio di Lando Conti?". Questo è il messaggio di Donzelli con lo screenshot del post della docente universitaria che aggiunge: "Non sono queste le idee che non si cancellano da insegnare alla Sapienza”. Abbastanza per far scoppiare una bufera politica contro la professoressa con interventi di condanna da parte dei rappresentati dei maggiori partiti.
La rettrice della Sapienza: “Sconcerto”
La rettrice dell'Università La Sapienza di Roma Antonella Polimeni ha diffuso una nota in cui esprime “sconcerto” per quanto dichiarato sui social media dalla professoressa Donatella Di Cesare in merito alla scomparsa di Barbara Balzerani. A nome di tutta la Comunità accademica, Polimeni ricorda “l'altissimo tributo di sangue pagato dall'Università Sapienza nella stagione del terrorismo, conferma la ferma condanna di ogni forma di violenza e prende le distanze da qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione”.
Cacciari: “Una nota di malinconia, Di Cesare non ha conosciuto le Br”
Prova a dare un’interpretazione al post della professoressa della Sapienza il filosofo Massimo Cacciari. "Conoscendo Donatella Di Cesare e conoscendo la sua storia, che non ha nulla a che vedere con le Br, voleva semplicemente dire che siamo nati tutti negli anni '60 con la speranza di una trasformazione radicale di questo mondo finito in merda - spiega Cacciari in un’intervista all’agenzia Adnkronos - La sua è stata più una nota di malinconia per la mancata trasformazione che sognavamo tutti, per il cambiamento che non c'è stato. È chiara la sciagura che hanno rappresentato le Brigate Rosse, la Di Cesare che è più giovane di me non ha vissuto gli anni di piombo, né la sciagura che hanno rappresentato i brigatisti per noi e per le nostre speranze, per una idea di riforma di questo paese; sono stati loro insieme alla P2 col delitto Moro a bloccare la trasformazione del nostro paese. Uno che come me ha vissuto tutto questo può capirlo, un altro nato dopo può parlare di speranze rivoluzionarie".
Donatella Di Cesare: "Ho rimosso il post"
"Ho rimosso il post temendo potesse essere frainteso, cosa che peraltro è avvenuta", è stata la risposta della docente Donatella Di Cesare alla domanda sul perché le sue parole postate sui social dopo la morte di Barbara Balzerani, sono state rimosse.
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