Giovedì 16 Maggio 2024

Congedo mestruale per le dipendenti nella biblioteca multimediale di Vibo Valentia: “Siamo il primo ente pubblico”

Il presidente Signoretta: la clausola diventerà operativa dal prossimo 1 gennaio. Ecco in che cosa consiste

Congedo mestruale per le dipendenti nella biblioteca multimediale di Vibo Valentia

Congedo mestruale per le dipendenti nella biblioteca multimediale di Vibo Valentia

Vibo Valentia, 18 dicembre 2023 – Il “congedo mestruale” per le dipendenti è stato introdotto per la prima volta in un ente pubblico dal Sistema bibliotecario vibonese, biblioteca multimediale di informazione generale sulla cultura contemporanea con sede a Vibo Valentia.

Il presidente Fabio Signoretta sottolinea il primato e precisa che la clausola “diventerà operativa dal prossimo primo gennaio”.

“Il congedo mestruale – spiega la biblioteca - non viene equiparato alle altre cause di impossibilità della prestazione lavorativa e la relativa indennità che spetta alla donna lavoratrice non può essere computata economicamente, né a fini retributivi né contributivi, all’indennità per malattia. Si tratta infatti di un permesso con diritto alla retribuzione piena al 100% pari ad un giorno mensile per un totale di dodici annuali, in aggiunta a quelli previsti dal Contratto nazionale di lavoro”.

Il presidente Signoretta, che ha espresso la propria soddisfazione per l’introduzione del congedo, ha aggiunto che “dovrebbe trattarsi di un diritto tutelato per legge, considerata la necessità di garantire le pari opportunità nella concretezza. Siamo però ben lieti di essere il primo ente pubblico in Italia ad averlo assicurato da contratto, senza la necessità di presentare alcun certificato medico e senza computarlo quale malattia. Verificheremo, nel corso del 2024, quali ulteriori miglioramenti potranno essere apportati e concerteremo eventuali future modifiche con tutte le parti che hanno cooperato per rendere possibile questa piccola grande rivoluzione”. “Durante l’astensione dal lavoro per ‘congedo mestruale’ - si afferma ancora nella nota - alla lavoratrice sarà dovuta una paga pari al 100% della retribuzione giornaliera, riproporzionata all’orario di lavoro svolto. Unico onere a carico della dipendente é quello di comunicare al datore di lavoro di voler usufruire del giorno di permesso retribuito mestruale prima dell’inizio della prestazione lavorativa”.