Domenica 13 Ottobre 2024

Clio Napolitano è morta, una vita al fianco dell’ex presidente della Repubblica

Con il marito Giorgio si sono conosciuti all’Università e sono stati sposati per 64 anni. Sempre al suo fianco nelle occasioni pubbliche. Rigorosa e autoironica, avrebbe compiuto 90 anni a novembre

Clio  Napolitano con il marito Giorgio

Clio Napolitano con il marito Giorgio

Roma, 10 settembre 2024 – È morta a 89 anni, dopo una lunga malattia, Clio Bittoni Napolitano, moglie dell’ex presidente della Repubblica Giorgio. Una vita intera sempre al fianco del marito, da cui solo la morte l’aveva separata, poco meno di un anno fa (il 22 settembre 2023). I due si erano conosciuti all’Università a Napoli e ritrovati a Roma, poi le nozze col rito civile in Campidoglio, com’era usanza per i funzionari del Partito Comunista Italiano. Rigorosa e autoironica avrebbe compiuto 90 anni il prossimo novembre.  

Giorgio Napolitano in vacanza con la moglie Clio Stromboli nel 2012
Giorgio Napolitano in vacanza con la moglie Clio Stromboli nel 2012

Nata a Chiaravalle, Clio era figlia dei confinati, Amleto Bittoni e Diva Campanella, oppositori del regime fascista. La madre, socialista, era impegnata politicamente anche dopo la Liberazione. Aveva frequentato il liceo classico a Jesi, poi la facoltà di giurisprudenza Federico II a Napoli, dove ha conosciuto l’amore della sua vita e futuro marito Giorgio Napolitano. I due si sono ritrovati anni dopo a Roma, dove lui aveva intrapreso la carriera politica mentre lei faceva pratica in uno studio legale. Tra i due nasce un’intesa perfetta, sentimentale e politica. Avvocata della Lega delle Cooperative, l'ex first lady è sempre stata al fianco del marito Giorgio, con cui è stata sposata per 64 anni. Dalla loro unione sono nati i figli Giovanni e Giulio.

Giorgio Napolitano e la signora Clio nel viaggio di nozze a San Gimignano
Giorgio Napolitano e la signora Clio nel viaggio di nozze a San Gimignano

Dopo l'elezione di Napolitano a presidente della Repubblica Italiana la signora Clio è diventata una presenza fissa negli appuntamenti pubblici e nei viaggi di Stato. Poco attenta ai protocolli del Quirinale, nel settembre del 2012 si è messa in fila come una comune cittadina per vedere una mostra d'arte su Vermeer allestita nelle scuderie del Quirinale, insistendo nel voler pagare il biglietto. Più volte si è spesa personalmente in difesa della donne, scrivendo lettere pubblicate in diversi quotidiani. Dopo alcuni anni vissuti nell'ala del palazzo del Quirinale riservata ai presidenti, assieme al marito, si è trasferita nell'appartamento del palazzo della Panetteria, in uno dei lati del Quirinale, dove si sentiva più libera dai protocolli e dalle formalità.