
Capri senz’acqua: "Stop agli sbarchi". Il sindaco blocca migliaia di turisti
Capri a secco finisce nel caos. La rottura di una condotta che parte da Castellammare di Stabia mette in ginocchio l’Isola Azzurra presa d’assalto, in questo weekend canicolare da migliaia di turisti. Il nuovo sindaco, Paolo Falco, firma alle 7 di ieri un’ordinanza in cui consente lo sbarco solo ai residenti. Dopo le veementi proteste degli albergatori, alle 15.30 alleggerisce il drastico off-limit: possono sbarcare, al molo di Marina Grande, non solo i residenti, ma anche i turisti purché abbiano in tasca una prenotazione alberghiera. La ‘reservation’ andrà esibita a Napoli, alla biglietteria dell’Immacolatella e di Mergellina. Ma, aggiunge l’atto amministrativo, vale solo per i clienti di strutture alberghiere che abbiano risorse idriche sufficienti a garantire l’ospitalità. Non si capisce bene come gli addetti alle biglietterie possano verificare le forniture idriche dei vari alberghi e quanto queste possano durare.
In realtà l’Isola di Tiberio si regge già da 36 ore con le riserve idriche di diversi serbatoi disseminati in vari punti. Solo alcune zone isolate di Anacapri sono davvero senza un goccio d’acqua. C’è da chiedersi solo quando durerà l’emergenza. "Senza approvvigionamenti – sottolinea il sindaco Falco –, è impossibile garantire i servizi essenziali". Un blocco degli sbarchi che crea una terribile baraonda nei porti di Napoli e Pozzuoli dove migliaia di turisti ‘mordi e fuggi’ restano sul molo, sotto il sole cocente, in attesa di un via libera che non arriva per tutta la giornata. "Un’indecenza" protestano. Verso le 18, la Gori, la società che gestisce il servizio idrico inizia la ripresa dell’erogazione, ma dopo pochi minuti si blocca tutto a causa di una bolla d’aria. I tecnici si rimettono al lavoro con la sponda di un’unità di crisi costituita dalle amministrazioni di Capri e Anacapri, dall’associazione degli albergatori e degli esercenti commerciali che già parla di notevoli danni economici.
I titolari di molti bar, anche nella celebre Piazzetta, preferiscono tirare giù la serranda e mettere il cartello: closed. "Siamo vicini alla comunità isolana – dice Teresa Armato, assessore al Turismo del Comune di Napoli – e disponibili ad accogliere in città i turisti in attesa che si risolvano positivamente le difficoltà sull’isola". Il prefetto Michele Di Bari fa sapere: occorre un piano B, Capri, Ischia e Sorrento non possono restare senza acqua, penso a una nave cisterna ad hoc. Se ne parlerà martedì. Alle 19 un primo spiraglio. La prefettura fa sapere che l’erogazione a Capri e Anacapri riprenderà in tempi brevi. Ma, dopo una giornata di sete, molti vogliono risparmiarsi il bis: "Preferisco tornare a Napoli.