Domenica 13 Ottobre 2024

Cani denutriti e incatenati, orrore a Niscemi (Caltanissetta). Il video che commuove

Ennesima scoperta choc: gli animali erano tenuti anche al buio. Salvati dalla polizia che individua anche stalle abusive per l’allevamento di cavalli

Niscemi (Caltanissetta), 17 gennaio 2024 – Cani maltrattati scoperti dalla Guardia di Finanza a Niscemi (Caltanissetta) dalla polizia di Stato. L’ennesima notizia choc sugli animali. Ma l’indagine non si è fermata qui: ha permesso di individuare anche stalle per allevamento di equini abusive.

Cani denutriti e maltrattati scoperti dalla polizia a Niscemi (Caltanissetta)
Cani denutriti e maltrattati scoperti dalla polizia a Niscemi (Caltanissetta)

La storia dei 12 cani maltrattati

Tre meticci, due di grosse dimensioni e uno di piccola taglia, erano assicurati ad una catena e non potevano percorrere più di qualche metro; nove cani, probabilmente allevati per la caccia erano chiusi a chiave in un box abusivo. Questi ultimi piccoli animali erano malnutriti (tecnica utilizzata nel periodo di caccia per aumentare il rendimento per la ricerca delle prede), in ipotermia e costretti a vivere in gabbie strettissime tra il materiale fecale, in un fabbricato abusivo privo delle basilari condizioni igieniche e in quasi totale assenza di luce.

Indagine per maltrattamento di animali

In un primo momento, il soggetto ritenuto possessore del locale, poi indagato per maltrattamento animali, negava di avere la disponibilità di quei luoghi, ma gli accertamenti immediati consentivano di trovare un mazzo di chiavi all’interno del suo veicolo che permetteva di aprire una porta in ferro, unico accesso a quel manufatto. A quel punto l’uomo provava a giustificare il suo comportamento nonostante gli evidenti elementi previsti dal reato di maltrattamento animali. I veterinari dell’ASP non potevano far altro che constatare le gravi condizioni di maltrattamento in danno di questi piccoli cani, impiegati per la caccia e degli altri incatenati. Gli animali non appena aperta la porta si presentavano tremanti per un principio di ipotermia e malnutriti. È stato necessario arieggiare i locali prima di intervenire in quanto l’odore nauseabondo non permetteva di operare in condizioni di sicurezza per la salute dei poliziotti.

Dove sono ora i 12 cani

I cani sono stati subito liberati dai poliziotti, sfamati e trasferiti presso il Commissariato di Niscemi da una ditta specializzata in recupero di animali. I veterinari si prenderanno cura degli animali provando a evitare conseguenze permanenti per la loro salute stante i gravi maltrattamenti subiti.