Giovedì 7 Novembre 2024

Don Patriciello avvicinato dal suocero del boss (armato): solidarietà della premier Meloni al prete anti camorra

L’uomo aveva un coltello in tasca: è stato bloccato dagli agenti della scorta. Il prete simbolo della lotta alla criminalità organizzata nel mirino per il suo impegno per la legalità

Don Patriciello, il parroco anticamorra di Caivano, con la premier Meloni

Don Patriciello, il parroco anticamorra di Caivano, con la premier Meloni

Napoli, 11 giugno 2024 – Don Patriciello, che a Caivano è simbolo della lotta alla camorra, domenica è stato avvicinato dal suocero di un boss, armato di coltello. L’uomo è stato bloccato dagli agenti della scorta. L’episodio inquietante si è verificato al termine della messa e non ha lasciato indifferente la politica. Solidarietà immediata, a partire dalla premier Giorgia Meloni.

Il suocero del boss Domenico Ciccarelli aveva un coltello in tasca. Subito bloccato dalla scorta del don, già finito più volte nel mirino della malavita locale per il suo impegno di promozione della legalità nel quartiere difficile del Parco Verde di Caivano.

Il 74enne, che a quanto si apprende sarebbe affetto da uno stato psicologico precario e già in passato sarebbe stato protagonista di gesti simili, non è riuscito ad avvicinarsi durante il saluto ai fedeli perché bloccato e poi allontanato dagli agenti per essere identificato.

Poco dopo, più distante, l’anziano avrebbe però estratto un coltello che aveva in tasca per lasciarlo cadere e per questo gli agenti della volante della polizia hanno sequestrato l’arma e denunciato l’uomo dopo averlo portato in commissariato. 

Unanime la solidarietà, a partire dalla premier Giorgia Meloni per la quale “il suo lavoro per portare legalità e speranza a un territorio martoriato dalla criminalità avrà sempre il sostegno del governo e - aggiunge - mio personale”. 

“Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà a don Maurizio Patriciello, vittima di un grave episodio di intimidazione ad opera di un soggetto vicino alla criminalità organizzata”, le parole di Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno.

Il clan caivanese dei Ciccarelli ha stabilito da anni il suo feudo proprio al Parco Verde, un luogo considerato da molti una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e nei mesi scorsi al centro di episodi drammatici che hanno visto protagonisti soprattutto i minori. Solo lo scorso ottobre le donne del clan si erano riunite di fronte alla chiesa di San Paolo Apostolo, dove esercita don Patriciello, minacciando di occuparla e chiedendo uno incontro con lui. Solo l’intervento dei carabinieri ha portato all’allontanamento del gruppo.