Mercoledì 24 Aprile 2024

Decaro contro Emiliano: "Mai stato a casa della sorella del boss". Il caso Bari sempre più spinoso

Il sindaco di Bari smentisce il governatore pugliese ma il centrodestra chiede di fare chiarezza sull’episodio

Roma, 24 marzo 2024 – Diventa incandescente e ricca di colpi di scena la "questione Bari", dopo le parole del governatore pugliese, Michele Emiliano, che aveva svelato, di aver portato l’attuale sindaco, allora assessore, Antonio Decaro, a casa della sorella di Antonio Capriati, boss di Bari vecchia.

Decaro: "Emiliano non ricorda, mai stato a casa sorella boss"
Decaro: "Emiliano non ricorda, mai stato a casa sorella boss"

Il sindaco e presidente dell’Anci lo smentisce seccamente: "Emiliano non ricorda bene non sono mai andato in nessuna casa di nessuna sorella". E lei, Lina Capriati, conferma: "Mai visto Decaro". Malgrado le precisazioni fatte già ieri dal governatore ("frase fraintesa”), il centrodestra va ancora all’attacco chiedendo, con il vicesegretario federale della Lega Andrea Crippa, che "il Viminale proceda quanto prima con lo scioglimento del Comune. Dopo l’autodenuncia di Emiliano è impossibile e intollerabile continuare ad avere in carica un presidente di Regione e un sindaco del capoluogo che si affidano alla sorella di un boss per portare avanti l’attività sul territorio". A seguire il vicepresidente della commissione Antimafia, il pugliese Mauro D’Attis (FI), che chiede che la commissione faccia approfondimenti sulle dichiarazioni di Emiliano mentre il ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli – pur insistendo che per lui la norma sullo scioglimento dei Comuni per infiltrazioni per mafia va cambiata –, ha ribadito: "La risposta è una sola con la mafia non si tratta".

Dunque, la frase di Emiliano ha fatto esplodere quello che sembrava essere stato ricomposto dal sindaco di Bari, circondato, in questi giorni, da attestati di stime e solidarietà da gran parte dei suoi concittadini che non hanno mancato di manifestarlo pubblicamente. Tuttavia, Decaro ha voluto ricostruire nel dettaglio il contesto in cui si svolse la vicenda ricordata da Emiliano, che risale a "quasi venti anni fa" quando l’attuale governatore era "un magistrato antimafia appena eletto sindaco, in un quartiere, come quello di Bari Vecchia, abituato da sempre al parcheggio selvaggio nella totale illegalità" e lui era assessore al Traffico.

“Emiliano non ricorda bene – dice Decaro –. È certamente vero che lui mi diede tutto il suo sostegno, davanti alle proteste di buona parte del quartiere, quando iniziammo a chiudere Bari Vecchia alle auto; dopo qualche diverbio con alcuni residenti un giorno incontrammo alcuni ragazzi che cominciarono a inveire contro di me. Michele disse loro di lasciarmi in pace, mentre la signora in questione la incontrai per strada e ci litigai perché non si rassegnava all’installazione delle fioriere che impedivano il transito delle auto". Tutto chiarito? Per nulla. Il centrodestra non molla e punta a sciogliere il Comune di Bari per mafia "il prima possibile".