Giovedì 3 Ottobre 2024

Assicurazioni casa, è scontro dopo l’alluvione. Salvini stoppa Musumeci: “Non possono essere obbligatorie”

Tensione nell’esecutivo, Regione contraria. La governatrice Priolo: “I 20 milioni stanziati? Un primo passo”. Approvato lo stato di emergenza, rebus sulla conta dei danni. Scende a 1.226 il numero degli sfollati

Giorgia Meloni su X intanto ha assicurato di “continuare a garantire il massimo supporto a tutta la popolazione colpita”. Quanto alle questioni operative, “la conta dei danni – ha detto Priolo - la faremo appena il dipartimento della Protezione Civile ce lo chiederà. Dovremo prima sentire i Comuni e poi fare le stime, adesso siamo impegnati nella fase di uscita dall’emergenza e saremo molto veloci”.

Intanto i primi 20 milioni serviranno per i soccorsi, dai costi per gli elicotteri a quelli per le colonne mobili della Protezione civile, dalle tende alle spese che i Comuni hanno dovuto affrontare per tenere aperti i palasport. La prossima settimana, poi, Priolo inizierà la sua attività come commissario per l’emergenza, ma il generale Francesco Paolo Figliuolo resta commissario per la ricostruzione. Fin da mercoledì la situazione dei versanti collinari è sotto strettissima osservazione e sono state allestite 10 squadre grazie alla collaborazione con il Settore Difesa del territorio, gli Uffici Territoriali dell’Agenzia di Protezione Civile, l’Università di Bologna e quella di Modena e Reggio Emilia. I dati dicono che gli sfollati sono scesi a 1.226 (erano 2.500) e 140 sono assistiti in palestre e palazzetti. Per mettere in salvo la popolazione sono stati necessari 24 voli di elicotteri che hanno salvato 114 persone, oltre a 4 cani e 5 gatti. Al lavoro 960 volontari della Regione e 830 delle colonne mobili regionali e organizzazioni nazionali. Per liberare i territori dalle acque sono attive 17 pompe tra cui quella ad alta capacità dislocata a Bagnacavallo, nel Ravennate. Chiusa la rottura del Senio, si sta intervenendo su quella del Lamone. Il primo passo verso la normalità è rappresentato dalla rimozione dei rifiuti, già iniziata.

Ma sul futuro a tenere banco fra governo ed ente locale è la questione delle assicurazioni sulle case. “Per quanto riguarda le abitazioni – è la tesi del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci al termine del Cdm – è aperto un confronto per capire se le compagnie di assicurazione sono disponibili. Poi bisogna decidere se il ricorso alla polizza debba essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo”. Sul punto, però, Priolo ha ribadito che la via delle polizze non può essere un ribaltamento sui cittadini degli interventi di prevenzione che lo Stato deve fare: “Prima di chiedere ai cittadini di assicurarsi il governo dovrebbe lavorare di più sugli sgravi fiscali per le opere necessarie di protezione”. Musumeci finisce anche sotto fuoco amico. Il vice premier Matteo Salvini boccia qualsiasi ipotesi di polizza obbligatoria, prima o dopo, sulla casa: “Lo Stato può dare delle indicazioni, anche per l’assicurazione, ma non viviamo in uno Stato etico, dove lo Stato impone”. Resta, invece, l’obbligo di polizza per le aziende.

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