Martedì 30 Aprile 2024

Allo show dei Subsonica. Lite con gli addetti al palco. Fan precipita dalle scale e muore in ospedale

La vittima, 47 anni, era uscita dal palasport con la moglie per fumare una sigaretta. Colluttazione dopo il diverbio con gli operai. Nove indagati, il giallo del coltello.

Allo show dei Subsonica. Lite con gli addetti al palco. Fan precipita dalle scale e muore in ospedale

Allo show dei Subsonica. Lite con gli addetti al palco. Fan precipita dalle scale e muore in ospedale

di Pietro Mecarozzi

Sono circa le 23 quando Samuel, frontman dei Subsonica, si prepara a cantare una delle ultime canzone in scaletta. Il Mandela forum, il più importante palazzo di Firenze, è strapieno. Tra il pubblico c’è anche Antonio Morra, potentino di 47 anni residente a Pistoia, e sua moglie, arrivati giovedì sera in città per assistere al concerto e passare una serata tra musica e divertimento. Che purtroppo, però, si trasformerà in una tragedia. Tutto accade in una manciata di minuti: Morra e la moglie escono dal palasport per andare a fumare una sigaretta sulle scale esterne. Qui incontrano un gruppo di operai della ditta di facchinaggio incaricata dello smontaggio del palco a fine concerto. La coppia è un po’ su di giri.

Scoppia una lite, qualcuno colpisce con un pugno alla testa Morra, che rotola giù per le scale e perde i sensi. Scatta l’allarme. La moglie, che è rimasta qualche scalino più su, lo raggiunge di corsa. Sul posto interviene un’ambulanza, che lo trasporta in gravi condizioni all’ospedale Careggi di Firenze, dove muore per i gravi traumi riportati alla testa dovuti alla caduta.

Una sequenza mortale ripresa dalle telecamere a circuito chiuso della struttura, ora al vaglio della squadra mobile di Firenze. In quei frame si vede un uomo corpulento, con indosso una pettorina catarifrangente, come tutti i membri dello staff, che scende due gradini, tre al massimo e colpisce violentemente alla testa Morra, maglietta bianca e felpa aperta davanti, che precipita fino alla fine della rampa di scale, per altri cinque-sei scalini. Si crea subito un cerchio, quasi a voler chiudere la visuale alla videocamera. Poi il buio. Alla fine, spunta anche un coltello non lontano dal corpo.

I nove ripresi nel filmato vengono portati in questura. Tra di loro c’è l’assassino: sono italiani e stranieri, dai 25 ai 45 anni. Il pm di turno, Alessandro Piscitelli, apre un fascicolo per omicidio e dispone un’autopsia d’urgenza sul corpo. Vengono ascoltati tutti e nove, nessuno confessa.

Le telecamere non riprendono il volto dell’aggressore. Mentre la loro versione fa perno sulla "legittima difesa": Morra, dopo le prime frizioni, avrebbe tirato fuori il coltello. L’arma è stata sì trovata dalla polizia, che però sta cercando di capire a chi appartiene, e non è escluso che sia stata messa lì proprio da uno dei nove operai, per depistare le indagini. Il 47enne di Potenza, che lascia tre figli, faceva l’operaio in una ditta di smistamento pacchi a Calenzano. Era un grande tifoso del Napoli e amante della musica. "Una persona perbene", dice chi lo ha conosciuto. "Siamo costernati e profondamente addolorati – scrivono invece i Subsonica su Instagram –. Siamo vicini ai familiari delle persone coinvolte".