Lunedì 7 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Tagliato l’albero in ricordo del defunto. La famiglia: "Un gesto oltraggioso"

Arriva il nuovo regolamento cimiteriale e si tagliano alberi dappertutto, senza stare troppo a pensare se siano a dimora da cent’anni o da poco tempo, se siano lì perché dedicati a chi non c’è più o per bellezza. Si taglia e basta. Con questa logica un ulivo è stato abbattuto al cimitero centrale di Monica Guerci

I pini tra i vialetti del cimitero

Bollate, 29 dicembre 2014 - Arriva il nuovo regolamento cimiteriale e si tagliano alberi dappertutto, senza stare troppo a pensare se siano a dimora da cent’anni o da poco tempo, se siano lì perché dedicati a chi non c’è più o per bellezza. Si taglia e basta. Con questa logica un ulivo è stato abbattuto al cimitero centrale. Un albero messo a dimora nove anni fa, gesto simbolico per rendere meno doloroso un lutto. L’amara scoperta dei familiari del defunto alla vigilia di Natale. «Mia mamma, 80 anni, si è sentita male quando si è recata sulla tomba di mio fratello e non ha più visto l’ ulivo che avevamo piantato nel 2005», denuncia la sorella dell’estinto su Facebook. Intorno a lei parte subito una catena di solidarietà. «Credo che il cimitero debba essere un luogo di pace e serenità, e togliere le piante ai defunti è un gesto svilente. Abbiamo subìto un gesto oltraggioso, mi sento indignata», si sfoga la donna sui social, dopo aver inutilmente bussato alle porte della società di manutenzioni cimiteriali per ottenere una spiegazione.

STUDIONORD BOLLATE - ASSESSORE AMBIENTE PIERGIORGIO VALENTINI

«Gli alberi abbandonati sporcano le tombe; le radici rovinano i monumenti; le persone ritengono che le piante possano essere nascondiglio di malintenzionati», si legge in una nota del Comune diffusa anche questa sui social. «Siamo convinti che il verde, in città come nei cimiteri, rappresenti un valore aggiunto per l’ambiente oltre che un elemento di bellezza – spiega l’assessore all’Ambiente Piergiorgio Valentini –. In città però il verde va gestito. L’ulivo tagliato era alto più di 4 metri e la sua chioma invadeva le tombe limitrofe con relative criticità. Inoltre le radici delle piante poste in prossimità delle tombe, a lungo andare, interferiscono sia con le operazioni di esumazione sia con quelle di sradicamento. Il Regolamento comunale è stato approvato anche per gestire queste situazioni». «Detto questo – prosegue Valentini - esistono norme di sicurezza e regole di ordine pubblico da rispettare. Questa operazione va in questa direzione: mantenere sicurezza, pulizia e decoro nei nostri cimiteri, nel rispetto del luogo e delle persone che lo frequentano».

«L’ulivo non era abbandonato, ma in ottima salute e le radici di un ulivo di 9 anni non sono affatto profonde. Inoltre nello stesso vialetto ci sono altri alberi di ulivo e cipressi trentennali di oltre 15/25 metri. Mi preme sapere se taglieranno anche quelli», replica l’interessata. A dicembre sono stati effettuati oltre 200 interventi e il piano di riordino del cimitero ne prevede di nuovi «nel rispetto del regolamento e come fortemente caldeggiato e richiesto dal Comitato di cittadini frequentatori del cimitero», precisano dall’Amministrazione.

monica.guerci@ilgiorno.net