Mercoledì 18 Giugno 2025
MARTA OTTAVIANI
Cronaca

Aiuti a Kiev, Merz fa arrabbiare Mosca. Nuovi negoziati di pace a Istanbul

Il cancelliere tedesco propone di collaborare per produrre missili in Ucraina. Peskov: "Pericoloso". I russi propongono colloqui il 2 giugno in Turchia: consegneremo un memorandum per risolvere la crisi.

Il cancelliere tedesco propone di collaborare per produrre missili in Ucraina. Peskov: "Pericoloso". I russi propongono colloqui il 2 giugno in Turchia: consegneremo un memorandum per risolvere la crisi.

Il cancelliere tedesco propone di collaborare per produrre missili in Ucraina. Peskov: "Pericoloso". I russi propongono colloqui il 2 giugno in Turchia: consegneremo un memorandum per risolvere la crisi.

Da Paese alleato di Mosca per eccellenza a a spina nel fianco per il Cremlino. L’epoca della blanda indecisione di Scholz sembra archiviata per sempre. Il neo Cancelliere, Friedrich Merz, sembra avere molto chiaro il ruolo che la Germania deve ricoprire sullo scacchiere internazionale, iniziando dalla guerra in Ucraina. Il numero uno di Berlino, ieri, ha ricevuto in visita il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky e non ha perso l’occasione per mandare un paio di messaggi a Mosca molto chiari. Il primo, riguarda le armi date al Paese invaso, con la Germania che è il secondo fornitore dopo gli Stati Uniti. Non solo, da ora in avanti, per Kiev non ci saranno più restrizioni territoriali nell’utilizzo di armi a lungo raggio. Berlino aiuterà l’Ucraina a sviluppare missili entro i suoi confini. "Non ci saranno limitazioni nella gittata – ha spiegato Merz –. L’Ucraina potrà permettersi di difendere se stessa e colpire obiettivi fuori dal territorio nazionale. E queste armi potranno essere costruite o qui in Germania o in Ucraina". L’inizio, per dirlo nelle parole del Cancelliere, ‘di una nuova collaborazione militare e industriale fra due Paesi dall’alto potenziale’. E già così, non sono buone notizie. Ma il secondo messaggio rischia di essere ancora più sgradito a Mosca. "Abbiamo intenzione di continuare la pressione sulla Russia – ha continuato il Cancelliere – e faremo di tutto perché i gasdotti Nord Stream non tornino operativi". Il riferimento è all’autostrada del gas russo, danneggiata da un sabotaggio nel 2022. Merz ha anche lasciato intendere di essere a stretto contatto con gli Stati Uniti, ringraziando il Presidente Trump per gli sforzi prodotti per cercare di raggiungere la pace.

Musica per le orecchie di Zelensky, che però ha ribadito di essere pronto a incontrare il presidente russo, Vladimir Putin, insieme con il leader della Casa Bianca, ricordando, però, come la Russia stia cercando di fare di tutto. Il numero uno di Kiev è preoccupato. Fonti di intelligence ucraina hanno avvisato che la Russia sta ammassando 50mila uomini di fronte a Sumy, nella regione del Kursk. Proprio da lì potrebbe partire una nuova offensiva. Per questo, il leader ucraino ha chiesto e che il suo Paese sia invitato al prossimo vertice Nato, che si terrà a L’Aja a giugno. L’assenza di Kiev, secondo lui, rappresenterebbe ‘una vittoria per Mosca’. Il Cremlino osserva con attenzione le mosse del Cancelliere e di sicuro non le gradisce molto. Avere Berlino contro, significa perdere la sponda più importante in Unione Europea. Il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, ha detto che la decisione di Merz sulle armi a lungo raggio è una ‘provocazione ulteriore’: Questo è un trend molto pericoloso".

Il negoziato però prosegue a piccoli passi. La Russia ha proposto all’Ucraina di sedersi nuovamente al tavolo a Istanbul il 2 giugno. In quell’occasione i negoziatori russi comunicheranno i passi a loro dire necessari per un cessate il fuoco. "La parte russa, come concordato – ha spiegato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov – ha elaborato un memorandum, che espone la nostra posizione su tutti gli aspetti per superare le cause profonde della crisi". Non c’è da aspettarsi molto di nuovo, quindi, sui contenuti. Dagli Usa, Trump ha ribadito nel frattempo di esser "scontento" del comportamento di Putin che continua a bombardare i civili ucraini, ma di esser fiducioso: "Servirà una settimana e mezzo – ha precisato – per capire cosa farà. Witkoff (l’inviato americano, ndr) sta facendo un lavoro straordinario". Sulla Russia non farà però altri passi, per ora: "Sanzioni? – ha detto –. Se penso di essere vicino a un accordo non voglio rovinarlo così".