Lunedì 29 Aprile 2024

Nato, al via il vertice su Ucraina e jihad. Obama arriva in ritardo. Usa: "Sanzioni contro Mosca"

Vertice blindatissimo, tante le protezioni, anche per contenere i manifestanti da giorni già accampati in zona. Rasmussen: "Su invio armi a Kiev decideranno singolarmente i Ventotto Paesi membri della Nato ma non l'Alleanza nel suo complesso"

Vertice Nato in Galles (Ap)

Vertice Nato in Galles (Ap)

Newport (Galles), 4 settembre  2014 - Il vertice Nato avvicina la tregua in Ucraina: se l'intesa reggerà, il cessate il fuoco nell'est del Paese tra milizie filorusse e le forze di sicurezza ucraine dovrebbe essere firmato domattina per scattare subito dopo. Vertice partito con un 'piccolo giallo': un ritardo di Obama al tavolo, a causa di un prolungamento di alcuni incontri bilaterali avvenuti a margine del summit.

La Casa Bianca ha riferito che nel pre vertice tra Barack Obama, Matteo Renzi, Angela Merkel, Francois Hollande, David Cameron e Poroshenko è emersa la volontà di imporre nuove sanzioni per la presenza di truppe russe in Ucraina. Da quanto trapela, gli europei vorrebbero però prima vedere se si arriverà al cessate il fuoco, mentre gli Usa sarebbero per un'iniziativa immediata. E il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca ha annunciato che gli Usa stanno lavorando a una nuova tornata di sanzioni contro la Russia.  Intanto il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha indicato per domani la possibile firma a Minsk del piano - concordato ieri con Putin - per far cessare il fuoco nel conflitto in atto nell'Est tra forze governative e ribelli filorussi.

RASMUSSEN: MOSCA HA ATTACCATO KIEV -  "La Russia sta attaccando" l'Ucraina", denuncia il segretario generale, Anders Fogh Rasmussen. E sul piano in 7 punti proposto dal presidente russo, ha sottolineato che quel che conta è quanto accade sul terreno. Rasmussen ha chiarito che saranno singolarmente i Ventotto Paesi membri della Nato ma non l'Alleanza nel suo complesso, a decidere l'eventuale invio di armi all'Ucraina. Il segretario generale ha anche assicurato che sarà esaminata "seriamente" un'eventuale richiesta di aiuto dall'Iraq per combattere lo Stato islamico. La Nato "non ha ricevuto alcuna richiesta di impegno" in Iraq, ma "sono sicuro che se il governo iracheno presentasse una richiesta di assistenza della Nato, gli alleati la valuterebbero seriamente". Rassmussen ha ricordato che fino al 2011 l'Alleanza aveva una missione di addestramento e che se Baghdad chiedesse di riprenderla anche questa verrebbe valutata seriamente.

RENZI: STOP VIOLAZIONI RUSSIA - Renzi si è detto pronto ad allargare il campo di misure restrittive nella finanza, nella difesa, tecnologie sensibili e beni 'dual use'. Il premier italiano ha definito "inaccettabili" le violazioni della Russia e ha inviato la Nato ad agevolare una situazione politica. Poi ha chiesto un cessate il fuoco duraturo e ha invitato Putin a dimostrare la propria volontà e il proprio impegno per la pace con i fatti e non con le parole. 

LE MINACCE DI MOSCA - Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avvertito che se un'eventuale apertura Nato sulla richiesta di ingresso di Kiev rischierebbe di "far deragliare" gli sforzi per la pace. 

ISIS VA FERMATO -  Al tavolo di Newport si parla anche dell'offensiva militare jihadista. Per Rasmussen, la comunità internazionale ha "l'obbligo di fermare" gli jihadisti dello Stato Islamico (Is). Il segretario generale ha poi sottolineato il valore dei "passi compiuti da Stati Uniti e ad altri Paesi alleati per fermare l'azione dell'Is in Iraq". 

CAMERON APRE AI RAID AEREI CONTRO ISIS - Cameron ha preannunciato che Londra potrebbe effettuare raid aerei in Siria anche senza l'autorizzazione del governo di Bashar al-Assad, giudicato "illegittimo". 

OBAMA E CAMERON INSIEME - Il presidente americano Barack Obama e il primo ministro britannico David Cameron hanno assunto una posizione comune di sostegno all'Ucraina nella crisi con la Russia, in un intervento congiunto pubblicato sul quotidiano inglese The Times alla vigilia del vertice. "La Russia ha violato le regole con la sua annessione illegale e autoproclamata della Crimea e con l'invio di truppe sul suolo ucraino minacciando e minando le fondamenta di uno Stato sovrano", scrivono i due leader alla vigilia del vertice Nato. "Con la Russia che tenta di forzare uno Stato sovrano ad abbandonare il suo diritto alla democrazia e che decide il suo avvenire con le armi, dovremo sostenere il diritto dell' Ucraina a decidere del suo proprio avvenire democratico e proseguire nei nostri sforzi per rafforzare i mezzi dell' Ucraina", aggiungono. Nell'intervento si afferma che l'Alleanza dovrebbe mettere in piedi una presenza "permanente" nell'Europa dell' est sostenuta da una forza di reazione rapida composta da forze speciali terrestri, aeree e marittime che potrebbero "essere dispiegati ovunque nel mondo in tempi molto rapidi". Obama e Cameron richiamano poi gli altri membri della Nato a rispettare l'obiettivo di consacrare almeno il 2% del loro Pil alle spese militari, al fine di mostrare che "la nostra risolutezza collettiva è più forte che mai". Tra l'altro, nell' intervento si afferma che Washington e Londra "non cederanno mai nella loro determinazione ad affrontare" gli estremisti dello Stato islamico attivi in Iraq e Siria che hanno ucciso due ostaggi americani e minacciato di uccidere un cittadino britannico. "Se i terroristi pensano che noi cederemo di fronte alle loro minacce, non possono sbagliarsi di più. Paesi come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti non si lasceranno intimidire da barbari assassini", concludono.

L'ISIS, CHE FARE. OBAMA SENZA STRATEGIA - Obama ci ricasca: Distruggere o contenere Isis? A una settimana dalle polemiche sulla confusione per la 'mancanza di strategia' contro lo Stato islamico, il presidente Usa, a Tallinn, prima di procedere per il Galles per il summit Nato, in conferenza stampa mostra ancora indecisioni. L'obiettivo finale è quello di "neutralizzare e distruggere" il gruppo terrorista ha affermato, ma pochi minuti dopo la questione è diventata "un problema gestibile". Nel condannare l'atto "barbaro e orribile" in riferimento alla decapitazione di Steven Sotloff, Obama ha ribadito che "giustizia sarà fatta". "Il nostro obiettivo è chiaro ed è quello di degradare e distruggere Isis in modo che non rappresenti più una minaccia non solo per l'Iraq, ma nella regione e per gli Stati Uniti." Ma pochi minuti dopo, sempre nella stessa conferenza stampa, il presidente è tornato sull'argomento e ha ammorbidito i toni. Obama ha spiegato che se gli Usa sono affiancati da una coalizione internazionale, possono "continuare a ridurre la sfera di influenza dell'Isis, i suoi effetti, le sue finanze, le sue capacità militari al punto da diventare un problema gestibile". Frasi che in Usa hanno riaperto il dibattito sulla 'vera' strategia contro i jihadisti islamici soprattutto dopo la decapitazione di Sotloff. "Vogliamo contenere la minaccia Isis o distruggerli'? Il presidente non ha ancora risposto", ha detto il senatore repubblicano Adam Kinzinger. 

VERTICE BLINDATO - E' stata messa in piedi dalle autorità britanniche una delle più vaste operazioni di sicurezza per proteggere i 60 leader mondiali e i 4mila delegati che oggi e venerdì partecipano al summit della Nato al Celtic Manor Resort, a Newport in Galles. Secondo i media del Regno Unito, per pattugliare la zona attorno al resort sono stati chiamati 9500 agenti di polizia dalle diverse forse del Paese. Oltre alla polizia armata, parteciperanno anche le forze armate nel vasto sistema di difesa per assicurare che il summit proceda senza intoppi. Sono previsti 20 mila manifestanti che protesteranno nel corso delle riunioni. Ci sono timori che si possano verificare scontri come nel caso del summit Nato di due anni fa a Chicago. La polizia ha disposto una rete di protezione alta 3 metri su 20 chilometri attorno al Celtic Manor Resort e in alcune zone di Cardiff. I manifestanti hanno creato il loro ''campo della pace'' a Tredegar Park, vicino a Newport, dove si vedono numerose tende e bivacchi nella vasta zona verde. 

1.300 SOLDATI IN ESERCITAZIONI NATO IN UCRAINA - Saranno circa 1.300 i militari provenienti da 15 paesi della Nato e non (Georgia, Azerbaijan e Moldavia) che parteciperanno alle manovre 'Rapid Trident' in Ucraina in cui gli Usa schiereranno 200 parà. Lo si apprende da fonti Nato. Inizialmente prevista dal 13 al 20 settembre, l'esercitazione è stata riprogrammata dal 15 al 26. Nelle manovre, ufficialmente guidate da Ucraina e Usa, anche rappresentanti della Nato e soldati di Bulgaria, Germania, Gb, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Spagna e Canada.